L’Orologio dell’Apocalisse è un orologio simbolico nato dopo la Seconda Guerra Mondiale, nel 1947. Il suo scopo era misurare il pericolo che separava l’uomo dall’estinzione a causa di un eventuale guerra atomica. Durante la guerra fredda si è avvicinato più volte alla mezzanotte eppure non è mai stato così vicino come ora e non c’entra solo la minaccia di una nuova guerra. Dagli anni ’90 sono stai presi in considerazione anche altri eventi come i cambiamenti climatici o altre forme di guerra.
Le parole di Mary Robinson, ex alto commissario delle nazioni unite per i diritti umani, su questo cambio di ora: “L’orologio del giudizio universale è un indicatore riconosciuto a livello globale della vulnerabilità della nostra esistenza. È una metafora sostenuta da un rigoroso controllo scientifico. Questa non è una mera analogia. Siamo ormai a 100 secondi da mezzanotte e il mondo ha bisogno di svegliarsi.”
Sempre più vicino alla fine: l’Orologio dell’Apocalisse
Nell’ultimo periodo si è avvicinato a due minuti alla fine, ma ieri è stato spostato a 100 secondi, 1 minuto e 40 secondi. La motivazione dietro questo spostamento è legato proprio al non miglioramento dei cambiamenti climatici, vedi l’Australia, ma anche le tensioni geopolitiche a livello globale.
Gli avvenimento di inizio gennaio, l’uccisione del generale Qassem Soleimani da parte degli Stati Uniti per essere più specifici, non ha tanto contribuito a questo spostamento in quanto la decisione stava già venendo presa. L’ha solo facilitata. In ogni caso, anche l’organizzazione dietro a questo orologio ha sottolineato come le previsioni non sono buone e che presto il tempo potrebbe diminuire ulteriormente.