Ozempic, un farmaco sempre più utilizzato per la gestione del diabete di tipo 2 e, più recentemente, per la perdita di peso, sta mostrando effetti sorprendenti oltre quelli previsti. Tra i più curiosi, c’è una crescente quantità di testimonianze di persone che, dopo aver iniziato la terapia, sviluppano un’improvvisa avversione per la carne rossa e i cibi fritti.
Non si tratta di semplici coincidenze. I forum online, i social media e le conversazioni tra pazienti e medici registrano regolarmente racconti di utenti che riferiscono nausea, disgusto o perdita totale di appetito per alimenti che prima amavano. In particolare, molti parlano di fastidio nel consumare hamburger, pollo fritto, pancetta o salumi, mentre iniziano a preferire cibi più leggeri o vegetali.
Ozempic Cambia il Gusto: Perché Chi Lo Assume Rifiuta Carne e Cibi Fritti
Ozempic agisce imitando l’ormone GLP-1 (glucagon-like peptide-1), che regola la glicemia e contribuisce al senso di sazietà. Tuttavia, i ricercatori stanno iniziando a capire che questo ormone ha anche un ruolo più profondo nel cervello, influenzando i circuiti del piacere alimentare e modificando la risposta emotiva e fisiologica a determinati cibi.
Studi recenti suggeriscono che GLP-1 agisce sull’ipotalamo e sulle aree cerebrali coinvolte nella ricompensa, come il sistema dopaminergico. Questo può ridurre l’attrazione verso alimenti ad alta densità calorica, spesso associati a una maggiore stimolazione dopaminergica. In altre parole, il cervello smette di “desiderare” i cibi ipercalorici tanto quanto prima.
L’avversione specifica per la carne rossa potrebbe anche avere una base biologica legata alla digestione: questi alimenti sono più pesanti da metabolizzare e, sotto l’effetto di Ozempic, il rallentamento dello svuotamento gastrico può amplificare la sensazione di pesantezza o nausea dopo averli consumati.
Questi cambiamenti nel gusto non sono garantiti né universali
Alcuni pazienti raccontano di riuscire a mangiare solo piccoli pasti freddi o poco conditi, suggerendo che la preferenza si sposti non solo verso cibi meno grassi, ma anche meno odorosi o stimolanti. Questo è coerente con altri effetti noti dei farmaci GLP-1, che riducono l’interesse sensoriale per il cibo.
Tuttavia, gli esperti avvertono che questi cambiamenti nel gusto non sono garantiti né universali. Ogni organismo risponde in modo diverso, e alcuni utenti di Ozempic non sperimentano alcun cambiamento alimentare. Per altri, gli effetti possono attenuarsi nel tempo o cambiare con la dose.
Mentre la ricerca continua a indagare le connessioni tra GLP-1, appetito e gusto, questi effetti collaterali inattesi stanno aprendo nuove prospettive sul trattamento dell’obesità. Capire perché un farmaco può cambiare le preferenze alimentari potrebbe essere la chiave per sviluppare terapie più efficaci e personalizzate nel futuro.
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