Precisando in partenza che è un allarme lanciato dal CDC ovvero un ente governativo statunitense e quindi le analisi sono state fatte non in luoghi del nostro paese o europei. In ogni caso il report fa riferimento ad alcuni parassiti fecali dell’ordine crypto, i quali risulta venir trasmessi tramite le piscine; il problema è che la sua comparsa risulta essere in aumento rispetto solo all’anno scorso. Il nome è cryptosporidium il quale causa a sua volta cryptosporidiosi e l’effetto principale associato è la diarrea.
Ecco uno stralcio del rapporto rilascio dal Centro statunitense per il controllo e la prevenzione delle malattie: “Il numero di focolai associati all’acqua ricreativa causati da criptosporidio determina il picco stagionale estivo sia in epidemie di criptosporidiosi che in epidemie di criptosporidiosi”. Non è mortale anche se negli ultimi 10 anni un decesso è stato registrato.
Parassiti fecale, piscine e l’acqua
L’allarme è nato dal fatto che nonostante non sia esattamente una malattia pericolosa, negli ultimi 10 anni i focolai sono stati oltre 444 sparsi per 40 stati dei 50 degli Stati Uniti. Il risultato è stato un numero di 7.465 individui che hanno contratto la criptosporidiosi. Un terzo di questi numeri sono stati causati proprio dalle piscine e parchi acquatici. Nel caso di fiumi e laghi il rischio è minore per via di diversi fattori come un riciclo dell’aqua e al presenza di altri organismi che fanno da barriera. Le precauzioni in questo caso sono, ovviamente, cercare di non ingerire l’acqua mentre si nuota e fare una doccia una volta usciti.