Perdita dell’udito: il vero rischio del gaming

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Dei videogiochi si è detto molto negli ultimi decenni, di quanto possa fare male alla salute in modo direttamente o indirettamente. La maggior parte di queste cose non sono altro che dicerie, alcune vere, ma esagerate e poi ci sono dei veri rischi. Tra questi c’è infatti il rischio maggiore della perdita dell’udito. Si parla di danni permanenti dovuti, a come si può immaginare, alla pletora di rumori forti che arrivano dai videogiochi stessi, ma spesso anche dagli amici.

Una ricerca che ha preso in esame i dati raccolti su oltre 50.000 persone da 14 studi unici ha evidenziato come chi gioca frequentemente a un maggiore rischio di andare incontro alla perdita dell’udito. Il rischio maggiore è dovuto alla prolungata esposizione ai suoni tipici del gaming. Di fatto, una persona adulta può sopportare senza problemi, quindi in un limite di sicurezza, suoni fino a 80 dB per 40 ore a settimana. Se si alza di poco questi limite, 90 dB, la soglia di sicurezza scende ad appena 4 ore.

 

Il gaming e la perdita dell’udito

È stato visto che il suono medio di alcuni dei giochi più giocati, quattro sparatutto, è tra gli 88,5 e i 91,2 dB con frequenti picchi fino a 109 dB. Numeri preoccupanti che rendono il videogiocare un rischio concreto per quanto riguarda la perdita dell’udito.

Le parole dei ricercatori: “I giocatori che ascoltano a livelli sonori ad alta intensità e per lunghi periodi di tempo possono essere a rischio di perdita permanente dell’udito e/o acufene indotti dal suono. I risultati suggeriscono che potrebbe essere necessario dare priorità agli interventi, come iniziative incentrate sull’educazione e sulla consapevolezza dei potenziali rischi del gioco, che possono aiutare a promuovere un ascolto sicuro tra i giocatori.”

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