La NASA festeggia l’atterraggio del suo quinto rover su Marte. Il rover Perseverance è atterrato infatti con successo alle 21:56 di questa sera ed è in ottima forma nel suo sito d’atterraggio il Jazero Crater.
Questo astrobiologo robotico cercherà segni di vita antica in questo luogo che 3 miliardi di anni fa era un lago con due affluenti. La scelta di questo sito è stata molto oculata, in quanto secondo gli esperti della Nasa, come racconta la commentatrice ufficiale della missione, Swati Mohan, è il luogo perfetto dove potrebbero essere state preservate eventuali tracce di vita microbica su Marte.
Il luogo dell’atterraggio, il Jazero Crater
Sembra infatti che il Jazero Crater, nella parte occidentale della Isidis Planitia con un delta molto marcato per il suo antico affluente, sia il luogo adatto per la ricerca di tracce di vita passata su Marte.
Il suo delta infatti potrebbe aver trasportato nel lago molti preziosi sedimenti, che potrebbero essere stati preservati dall’ulteriore deposito di sedimenti. Si tratta dunque di un luogo speciale dove poter cercare tracce di una antica vita microbica marziana. Questo in fondo è lo scopo principale di Perseverance che raccoglierà preziosi campioni che un giorno torneranno sulla Terra per essere analizzati.
La pandemia di Covid-19 non ha impedito il successo di Perseverance
L’intero processo di entrata nell’atmosfera marziana, discesa e atterraggio è stato trasmesso in diretta dalla NASA su tutti i suoi canali social e su YouTube. Purtroppo il tutto in assenza di pubblico a causa delle restrizioni di COVID-19.
Ma tutti gli appassionati hanno potuto partecipare virtualmente al #CountdownToMars, connettendosi virtualmente tramite i canali social della NASA e ricevendo persino un badge NASA Social da condividere online o stampare a casa. È stato dunque possibile porre domande e ottenere risposte direttamente dagli esperti della NASA, ricevere notifiche su immagini, video, strumenti e notizie della NASA.
Anche se in piena pandemia, la missione ha avuto comunque successo, nonostante le difficoltà, i ritardi e il lungo lavoro di preparazione gestito in piena pandemia, tra distanziamento sociale, lockdown e smartworking. Un periodo che ha messo a dura prova i team della NASA per la missione Perseverance, ma che si è concluso con un grande e meritato successo.
La conferenza in diretta durante una pandemia
La pandemia di Covid-19 infatti ha reso difficile, non solo il lavoro di preparazione, ma anche il controllo dell’atterraggio. Il team NASA infatti si è trovato diviso in 8 diverse location, con stanze isolate, pannelli di plexiglas e doppia mascherina, rendendo complicate le operazioni di comunicazione e coordinazione tra il team che ha guidato il viaggio di Perseverance e quello per la missione di atterraggio.
Soltanto per mostrare al mondo l’evento avvenuto in distanziamento sociale, sono state necessarie ben 40 telecamere.
La vera e propria operazione di atterraggio di Perseverance: tutti i dettagli
Il primo passo dell’operazione è stato, alle 20:20, lo spegnimento dei trasmettitori che hanno controllato il viaggio di Perseverance sino a Marte. Da quel momento il rover ha iniziato il suo processo verso l’atterraggio in completa autonomia. Mentre si trovava a 204 milioni di chilometri dalla Terra.
A questa distanza, il tempo di luce unidirezionale, ovvero la quantità di tempo che un segnale impiega per arrivare da Perseverance alla Terra e viceversa, è di 11 minuti e 22 secondi. È stato infatti soltanto alle 20:59 che è stato confermato che Perseverance aveva iniziato ad operare in autonomia.
Alle 21:13 è arrivato invece il momento in cui il controllo della missione è passato ufficialmente dal Launch Cruise Team, che si è occupato del lancio e del viaggio di Perseverance, al Landing Team che ha dato il via alle procedure per l’atterraggio. Procedure che sono effettivamente iniziate con la separazione dal modulo orbitante alle 21:39. Da quel momento, entro 10 minuti, Perseverance sarebbe penetrata nell’atmosfera marziana.
Durante la discesa, per il calore sviluppato con l’atmosfera marziana, i sistemi di comunicazione di Perseverance sono stati spenti per proteggerla. A inviare informazioni dettagliate su quanto stava avvenendo, ci hanno pensato i due orbiter della NASA, MRO (Mars Reconaissance Orbiter) e Maven, che hanno inviato informazioni da qualche minuto prima a qualche minuto dopo l’atterraggio. MRO ha iniziato infatti le sue trasmissioni alle 21:38.
Grazie ai due orbiter e al sistema EYES, che permette di osservare il rover in ogni suo momento grazie ad una combinazione di sistemi previsionali, telecamere e dati trasmessi dal rover e, durante la procedura di atterraggio, dai due orbiter.
Grazie a questo sistema, le cui immagini sono state mostrate durante la conferenza si è potuto seguire quasi dal vivo, l’atterraggio di Perseverance. Il Rover è ufficialmente entrato nell’atmosfera marziana alle 21:48 e nel giro di pochi minuti è avvenuta: l’apertura del paracadute alle 21:53, a poco più di 10 km dalla superficie; la separazione dal paracadute e l’accensioni dei motori a razzo alle 21:55 a 240 metri dalla superficie; la separazione dei motori a razzo a 20 mt dalla superficie, e qualche secondo più tardi, alle 21:56, tutto il team ha festeggiato l’atterraggio del rover su Marte.
Ora inizia davvero il lavoro di Perseverance e noi le auguriamo altri successi, che ci porteranno sempre più vicino a svelare i grandi misteri del Pianeta Rosso. Intanto possiamo goderci le prime due immagini scattate da Perseverance pochi minuti dopo l’atterraggio, alle 21:58, mentre soltanto un minuto dopo abbiamo ricevuto la posizione di Perseverance sulla mappa.
Ph. Credit: NASA / JPL via Youtube