Secondo un nuovo studio che si è basato sui dati rilasciati da Israele, uno dei paesi con il più alto tasso di popolazione vaccinata, anche una singola dose del vaccino di Pfizer e BioNTech è abbastanza per proteggere fino a 21 giorni. Questa notizia permetterebbe ai vari governi di diluire l’inoculazione delle dosi finché il rifornimento delle suddette non tornerà a regime.
Dopo le notizie riguardanti la riduzione delle spedizioni di vaccini, i governi sono stati costretti a pensare più che altro al richiamo per le persone che avevano già ricevuto la prima dose andando quindi a ridurre i nuovi vaccinati. Se questo studio si rivelasse veritiero, il programma vaccinale potrebbe andare incontro a qualche cambiamento.
L’efficacia del vaccino di Pfizer
Le parole del professor Paul Hunter, ricercatore capo alla Norwich Medical School dell’UEA: ” Abbiamo scoperto che l’efficacia del vaccino era ancora praticamente pari a zero fino a circa 14 giorni dopo che le persone erano state vaccinate. Ma poi dopo il giorno 14 l’immunità è aumentata gradualmente giorno dopo giorno a circa il 90% al giorno 21 e poi non è migliorata ulteriormente. Tutto il il miglioramento osservato era prima di ogni seconda iniezione. Questo dimostra che una singola dose di vaccino è altamente protettivo, anche se possono essere necessari fino a 21 giorni per raggiungere questo obiettivo.”
Nel frattempo il Regno Unito, che comunque non ha problemi a livello di produzione di dosi visto che ha da poco superato la pietra miliare di 10 milioni di vaccinati, ha deciso di prendere una strada propria scegliendo un ritardo tra la prima e la seconda dose esagerato. Si sta parlando di 12 settimane, più del triplo del tempo. Questa scelta ha già suscitato molti dubbi tra gli esperti sanitari del paese, ma il governo non sembra intenzionato a fare dietrofront.
Ph. credit: RSI