Dei cacciatori di serpenti hanno salvato un esemplare di Morelia spilota, meglio conosciuto col nome comune di pitone tappeto, da una piscina nel cortile di una casa sulla Gold Coast, Queensland.
Il pitone, soprannominato Nike, è stato curato dai veterinari per una “brutta infezione“. “[Questa] può averne causato l’immobilizzazione, permettendo alle zecche di approfittarsi di lui” questa la dichiarazione del Currumbin Wildlife Hospital in un post online.
I volontari del servizio per la tutela degli animali selvaggi si dicono speranzosi che possa tornare nel suo habitat nei prossimi mesi. Il pitone adesso si trova con un badante esperto, dichiara l’ospedale. “Nike non è ancora fuori pericolo, ma siamo speranzosi che possa riprendersi totalmente“. Queste le parole del servizio no-profit.
Le zecche possono causare anemia – carenza di globuli rossi – nutrendosi del sangue dell’animale ospite.
Le zecche fanno un’altra vittima
Dopo questo splendido esemplare di pitone tappeto, le zecche tornano a colpire, questa volta però la vittima è un koala. L’ospedale ha dichiarato infatti di aver trattato il marsupiale attaccato anch’esso dalle zecche. Questa volta il numero è inferiore, seppur comunque impressionante: sono oltre 100.
“Il marsupiale è stato separato dalla madre quando è stato salvato“, dichiara l’associazione Friends of the Koala.
Il gruppo ipotizza che il motivo per il quale questo koala abbia attratto così tante zecche è che fosse seduto a terra, un possibile segnale che esso potesse essere malato o ferito.
Gli esperti dichiarano che è comune per un animale attirare un piccolo numero di zecche e altri parassiti. Tuttavia, se un animale è debole, questi parassiti possono moltiplicarsi velocemente e avere la meglio sul sistema immunitario dell’animale.