Stanchezza Post-COVID e Intestino: Scoperto un Legame con l’Infiammazione Intestinale

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Molte persone che hanno superato l’infezione da COVID-19 continuano a soffrire di sintomi debilitanti per settimane o mesi. Tra questi, la stanchezza cronica è uno dei disturbi più comuni e misteriosi. Ora, una nuova ricerca scientifica suggerisce che una parte della risposta potrebbe trovarsi nell’intestino.

Un gruppo di ricercatori internazionali ha identificato un possibile collegamento tra la stanchezza post-COVID e uno stato di infiammazione intestinale persistente. Lo studio, pubblicato su una rivista di medicina internistica, ha analizzato campioni fecali e marcatori infiammatori di pazienti con sindrome da long COVID, rilevando uno squilibrio nel microbiota intestinale e un’infiammazione cronica del tratto gastrointestinale.

Intestino Infiammato e Long COVID: La Nuova Frontiera della Ricerca

Secondo gli esperti, l’infiammazione intestinale potrebbe interferire con la comunicazione tra l’intestino e il cervello, nota come asse intestino-cervello. Questo meccanismo è già stato associato ad altre condizioni come la sindrome da fatica cronica e la depressione. Ora, anche il long COVID potrebbe condividere queste vie biologiche alterate.

I ricercatori hanno osservato che i pazienti con long COVID presentavano livelli elevati di citochine infiammatorie, molecole prodotte dal sistema immunitario che possono influenzare negativamente il metabolismo, l’energia e l’umore. Questo potrebbe spiegare perché molti continuano a sentirsi esausti anche mesi dopo la scomparsa del virus.

In particolare, lo squilibrio del microbiota intestinale — un ecosistema di miliardi di batteri che vive nel nostro intestino — sembra avere un ruolo centrale. Alcuni ceppi batterici benefici risultano ridotti, mentre quelli pro-infiammatori aumentano, alterando l’equilibrio e favorendo uno stato infiammatorio sistemico.

Nuove chiavi di lettura per molte altre patologie croniche legate all’infiammazione

Questa scoperta apre nuove prospettive per la gestione della stanchezza post-COVID. Potenziali trattamenti potrebbero includere probiotici, dieta mirata, integratori anti-infiammatori e persino trapianti di microbiota fecale, se confermati da ulteriori studi clinici.

Gli esperti sottolineano però che si tratta ancora di ricerche preliminari e che il legame tra intestino e sintomi post-virali va approfondito. Ogni paziente con long COVID può presentare sintomi diversi e richiedere un approccio personalizzato.

Intanto, cresce l’interesse verso il ruolo dell’intestino come “secondo cervello” e regolatore della salute sistemica. Comprendere il suo coinvolgimento nella stanchezza post-COVID potrebbe non solo aiutare chi soffre oggi, ma fornire nuove chiavi di lettura per molte altre patologie croniche legate all’infiammazione.

Foto di Alicia Harper da Pixabay

Marco Inchingoli
Marco Inchingoli
Nato a Roma nel 1989, Marco Inchingoli ha sempre nutrito una forte passione per la scrittura. Da racconti fantasiosi su quaderni stropicciati ad articoli su riviste cartacee spinge Marco a perseguire un percorso da giornalista. Dai videogiochi - sua grande passione - al cinema, gli argomenti sono molteplici, fino all'arrivo su FocusTech dove ora scrive un po' di tutto.

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