La situazione dell’inquinamento da plastica nelle acque di tutto il mondo è ormai diventato un problema serissimo, che sta causando la devastazione dei mari e degli oceani, divenuti quasi invivibili per moltissime specie animali e vegetali, senza contare il tremendo impatto che il fenomeno ha sul contesto non solo della salute umana, ma anche su quello economico. Una grossa mano in tal senso potrebbe però giungere dalla Posidonia, una particolare pianta acquatica che ha dimostrato di essere in grado di trasformarsi in un’utile compost che contribuisce a salvaguardare la biodiversità.
La Posidonia viene infatti recuperata e trasformata in compost
Interventi che hanno visto l’impiego di questa interessantissima pianta sono stati condotti come parte del progetto “Rispetta il tuo Capitale“, promosso dall’associazione ambientalista Marevivo e sostenuto da Pramerica Sgr. Oltre al positivo impatto ambientale, i benefici economici di questo trattamento non sono meno tangibili, consentendo il riutilizzo di risorse estremamente utili per l’ambiente e lo smaltimento sicuro dei rifiuti rinvenuti. Gli interventi sono stati condotti lungo un chilometro del litorale di Marina di Cecina, in Toscana; Beatrice De Balzo, consigliere di Marevivo ha dichiarato: “Il progetto si propone di contribuire all’arresto dell’erosione costiera favorendo l’adozione di modelli economici circolari, con la Posidonia recuperata trasformata in compost e i rifiuti smaltiti secondo i principi della raccolta differenziata“.
Il progetto prevede una seconda fase durante il mese di luglio, in cui si procederà con immersioni subacquee atte a recuperare rifiuti e reti da pesca depositate sul fondale marino; una terza e conclusiva fase, da ottobre, avrà ad oggetto un rilievo circa il benessere economico e sociale associati a queste nuove modalità di pulizia e trattamento delle spiagge grazie all’uso della Posidonia. “Ci auguriamo che questo progetto possa diventare un modello“, continua del Balzo, “anche perchè il coinvolgimento delle realtà finanziarie è ormai di vitale importanza“.