Marte potrebbe ospitare la vita appena sotto la superficie. Lo suggerisce un nuovo studio secondo il quale chi andrà nello spazio potrebbe incontrare queste forme di vita extraterrestri nelle future missioni spaziali. Gli scienziati, infatti, ritengono che sotto la superficie del Pianeta Rosso potrebbero esistere le condizioni per ospitare forme di vita extraterrestri, sebbene queste non siano mai state trovate.
Nel nuovo studio, i cui risultati sono stati pubblicati questa settimana sulla rivista scientifica Scientific Reports, gli scienziati sottolineano che lo strato sotto la superficie di Marte potrebbe essere migliore per far prosperare la vita, poiché le condizioni in quest’area del pianeta sono meno ostili e ci sono prove l’esistenza dell’acqua.
La pubblicazione sostiene inoltre che bombardare continuamente questa regione con i raggi cosmici galattici potrebbe fornire energia sufficiente per stimolare l’attività organica necessaria per la formazione della vita. Lo studio ha combinato modelli numerici, dati esistenti provenienti da missioni spaziali e studi sugli ecosistemi di grotte profonde trovati sulla Terra.
Le future missioni spaziali
Attraverso questa combinazione di informazioni, gli scienziati suggeriscono meccanismi attraverso i quali la vita potrebbe essere in grado di sopravvivere sotto la superficie del Pianeta Rosso. Suggeriscono anche modi in cui queste forme di vita possono essere trovate dai futuri esploratori.
Questa parte del pianeta non è ancora stata esplorata. Dunque, gli scienziati sperano di poterla analizzare in future missioni. L’Agenzia spaziale europea (ESA) e l’agenzia spaziale russa Roscosmos hanno in programma di inviare rover per esplorare la superficie e il suolo marziano.
Gli Stati Uniti, la Cina e gli Emirati Arabi Uniti anche in programma di inviare sonde sul pianeta rosso e alcuni lanci sono in programma, ma ovviamente ritardati a causa della pandemia di Covid-19.
Il rover Perseverance della NASA, che già “vive” sul Pianeta Rosso, continua ad esplorare Marte e può anche aiutare a capire se il pianeta era o è in grado di ospitare la vita. “È emozionante pensare che la vita possa sopravvivere in un ambiente così ostile, a soli due metri sotto la superficie di Marte“, ha detto Dimitra Atri, uno degli scienziati coinvolti nel nuovo studio.