Per la prima volta, perlomeno a livello ufficiale, è stata registrata l’estinzione di un pesce a causa dell’attività umana. Si parla della razza di Giava e seconda l’ultimo aggiornamento redatto dall’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura è andata estinta. La lista indica anche come il 20% dei pesci di acqua dolce siano attualmente minacciate sia direttamente a causa dell’uomo, sia indirettamente con il cambiamento climatico.
Le parole del portavoce dell’IUCN: “I pesci d’acqua dolce costituiscono più della metà delle specie ittiche conosciute al mondo, una diversità incomprensibile dato che gli ecosistemi d’acqua dolce comprendono solo l’1% dell’habitat acquatico. Queste diverse specie sono parte integrante dell’ecosistema e vitali per la sua resilienza. Ciò è essenziale per i miliardi di persone che dipendono dagli ecosistemi di acqua dolce e per i milioni di persone che dipendono dalla loro pesca”.
Un pesce estinto a causa nostra
Il caso di questo pesce non è quindi ovviamente un caso isolato. In tutte le parti del mondo gli habitat sono minacciati, che si tratti di un piccolo torrente disperso tra le Ande o le profondità oceaniche. Si tratta quindi dell’ennesimo campanello d’allarme per la comunità scientifica che i governi del mondo dovrebbero prendere in considerazione. In questo senso una vana speranza visto che non vengono presi in considerazione segnali molto più preoccupanti.
“La pesca intensiva e generalmente non regolamentata è probabilmente la principale minaccia che porterà all’esaurimento della popolazione delle Razza di Giava, con le catture di pesci costieri nel Mar di Giava. Questi impatti sono stati abbastanza gravi da causare purtroppo l’estinzione di questa specie.”