PTSD, un ragazzo sviluppa un’app per smartwatch per guarire il padre

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Tyler Skluzacek ricorda suo padre come un uomo divertente ed estroverso prima che lui partisse per prestare servizio come soldato in Iraq. Quando Patrick Skluzacek tornò a casa nel 2007, a detta di suo figlio, lui era cambiato. Patrick era consumato dagli incubi. Di notte i suoi sogni lo riportavano a Falluja, dove aveva servito nell’esercito americano come comandante di un convoglio. Sudava copiosamente e si dimenava nel sonno, a volte violentemente.

Gli incubi erano così vividi e così terribili che aveva paura di chiudere gli occhi. L’unico modo per addormentarsi era con la vodka e le pillole. La vita di Patrick iniziò a collassare. Il suo matrimonio andò in pezzi e poco a poco perse tutto, la casa, il suo lavoro, la sua famiglia. Chi presta servizio in zone di guerra purtroppo è familiare a questo genere di situazione e rimangono vittime del cosiddetto PTSD, disturbo da stress post-traumatico.

I figlio Tyler tuttavia nel 2015 partecipò ad un hackaton presso il Macalester College di Saint Paul in Minnesota. Questo particolare hackathon si concentrava sullo sviluppo di applicazioni mobili per aiutare le persone con PTSD. Durante l’hackathon, Tyler ha messo insieme una squadra per programmare uno smartwatch per rilevare l’insorgenza di incubi in base alla frequenza cardiaca e al movimento di chi lo indossa.

L’idea era quella di riconoscere in anticipo il brutto sogno così da interromperlo inviando una vibrazione leggera al polso della persona. La parte difficile tuttavia era fornire uno stimolo sufficiente per tirar fuori la persona dal ciclo REM e consentire al sonno di continuare inalterato.

 

Un papà come cavia per aiutare le persone afflitte da PTSD

Testare il dispositivo quindi richiedeva diverse prove e quale miglior modo di provare lo smartwatch se non con il padre Patrick? L’esperimento ha avuto un inizio difficile. Nelle prime prove, l’orologio ha spaventato Patrick e poiché inizialmente portava l’orologio 24 ore su 24, c’erano alcune letture scioccanti come quando l’uomo ha indossato lo smartwatch mentre usava un martello pneumatico facendo sbalzare il battito cardiaco a 6.000 battiti al minuto. Il figlio era costantemente in pensiero mentre monitorava suo padre.

Con una messa a punto costante mentre suo padre dormiva nella stanza accanto, Tyler alla fine perfezionò l’algoritmo. Per Patrick, una volta ottenuta la formula giusta, l’orologio gli ha cambiato la vita. Dopo anni di sofferenza, Patrick ha finalmente trovato sollievo. È stato in grado di riavere la sua vita. Si è risposato e lavora di nuovo come meccanico. Ci sono incubi occasionali, ma non governano più la sua vita.

Presto più persone potranno beneficiare dell’invenzione di Tyler. Un investitore ha acquistato i diritti sull’app e ha avviato una società chiamata NightWare. Il mese scorso, la Food and Drug Administration ha approvato l’app, che funziona con un Apple Watch, per trattare i disturbi da incubo legati al disturbo da stress post-traumatico. Presto sarà disponibile su prescrizione tramite il VA.

Foto di Carmen Ferderber da NPR

Marco Inchingoli
Marco Inchingoli
Nato a Roma nel 1989, Marco Inchingoli ha sempre nutrito una forte passione per la scrittura. Da racconti fantasiosi su quaderni stropicciati ad articoli su riviste cartacee spinge Marco a perseguire un percorso da giornalista. Dai videogiochi - sua grande passione - al cinema, gli argomenti sono molteplici, fino all'arrivo su FocusTech dove ora scrive un po' di tutto.

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