Uno scienziato del MIT avverte che l’umanità potrà estinguersi o essere sostituita dalla sovraintelligenza artificiale. A sostenerlo è l’astrofisico svedese Max Tegmark del MIT, il celeberrimo Massachusetts Institute of Technology, il quale ha rivelato in un’intervista al portale IEEE Spectrum uno scenario negativo ma molto probabile per il futuro della civiltà umana.
Nel suo libro “Life 3.0: l’essere umano nell’età dell’intelligenza artificiale“, Tegmark spiega come la ricerca corrente sull‘intelligenza artificiale possa portare alla creazione di una superintelligenza altrettanto artificiale. Lo scienziato avverte che, nel peggiore dei casi, l’umanità potrebbe estinguersi o essere sostituita da questa superintelligenza artificiale che, però, al contrario di quella umana non avrà una coscienza. “Se tutte le meraviglie del cosmo continuano ad esistere senza una mente cosciente che le apprezzi, l’universo diventerà uno spreco di spazio senza senso“, lamenta lo scienziato.
Il fisico ha chiamato e spronato colleghi e gente comune a pensare che il futuro dell’umanità è collegato all’intelligenza artificiale. “Il fatto che non sappiamo cosa andrà storto non significa che non dovremmo pensarci“, ritiene Tegmark. Lo scienziato avverte l’umanità a non cadere in ciò che egli stesso definisce lo “sciovinismo del carbonio“, cioè un pensiero che indica che solo gli esseri organici possono essere considerati “veramente vivi”. E presuppone che non ci sia alcun ostacolo affinché la vita possa anche essere basata, ad esempio, su altri materiali o elementi, come il silicio.
Lo scienziato britannico Steven Hawking, così come il CEO di SpaceX, Elon Musk, hanno ripetutamente definito l’intelligenza artificiale come una delle minacce più importanti e reali per l’umanità, ma anche la sfida più grande che l’essere umano dovrà affrontare in futuro.