Due stazioni televisive russe hanno accidentalmente fornito un riscontro video-documentato riguardo il progetto di un siluro nucleare. Le riprese, forse troppo dettagliate, hanno messo in luce alcuni aspetti della documentazione davvero pericolosi.
Dopo aver assistito alle recenti vicende che hanno visto impegnati gli esponenti estremisti della striscia di Gaza negli attentati di Parigi e gli attacchi informatici susseguitesi ai danni degli esponenti delle forze e dei comandi dell’intelligence americana, torniamo a discutere di un fenomeno di sicurezza che potrebbe far discutere il mondo intero: la minaccia di una nuova arma nucleare.
Missile nucleare, il progetto svelato dalle telecamere
Due emittenti russe facenti parte del governo della grande Russia hanno mandato erroneamente in onda alcuni filmati che ritraggono un incontro a porte chiuse tra il presidente russo Vladimir Putin ed alcuni funzionari militari a Sochi.
L’incontro, incentrato sulla concezione di una nuova testata nucleare, ha messo in luce alcuni aspetti che sarebbero dovuto rimanere secretati. Dalle riprese è emerso l’uso di un nuovo siluro a potere nucleare in grado di creare ampie zone di contaminazione radioattiva che mal si prestano a scopi militari o attività economiche sul lungo periodo. Questo quanto appreso dalla fonte The Guardian.
La riunione, tenutasi nel Mar Nero, è stata successivamente eliminata dai canali ma, nel lasso di tempo utile in cui è stata presente, alcuni siti web sono stati in grado di registrare il filmato ed estrapolarne le immagini del progetto, del quale ve ne proponiamo un breve stralcio:
Un portavoce di Putin ha confermato l’accaduto dicendosi stupito per il fatto che alcuni dati segreti fossero emersi dalle registrazioni. La BBC titola la parola “fuga” tra virgolette credendo che l’incidente sia stato solo presunto.
Putin, inoltre, denuncia i piani USA per la difesa aerea del territorio definendoli impari rispetto all’esistente mercato strategico delle armi nucleari in quanto stravolgono gli equilibri globali. Un quotidiano controllato dal Cremlino ne ha tratto alcune conclusioni veicolando questo messaggio: “Il livello di radioattività reso pubblico dalle testate è paragonabile alle bombe al Cobalto che crearono paura e scompiglio durante la Guerra Fredda.
Nel 2010, Slate descrisse le armi al Cobalto come: “Un attacco che uccide o provoca orrendi tumori nel breve termine e che infesta le falde acquifere per le generazioni future”. Segui il canale Twitter per maggiori informazioni.
Fonte: Konbini