In uno studio condotto in Cina, i ricercatori hanno scoperto che bere moderatamente può aumentare leggermente il rischio di ictus e ipertensione. È stata convinzione diffusa, avvalorata da altre ricerche, che le persone che bevono un drink o due al giorno fossero meno soggetti a rischio di ictus e problemi cardiaci rispetto ai non bevitori; ma gli scienziati non sono sicuri se la differenza derivi da effetti benefici dell’alcol o da altri problemi di salute pregressi nei pazienti.
“La convinzione secondo cui l’alcol ha un qualche tipo di effetto protettivo non ha alcuna base scientifica attendibile“, ha dichiarato Richard Peto, dell’Università di Oxford, uno degli autori dello studio. Peto sostiene che queste scoperte debbano considerare anche le abitudini di altre popolazioni oltre alla Cina e altre bevande alcoliche come birra o vino, dal momento che i partecipanti allo studio hanno per lo più bevuto cocktail a base di distillati.
Uno studio che mira a smentire una comune credenza
La ricerca si aggiunge ad uno studio precedente, risalente al 2018, che ha esaminato i dati di 28 milioni di persone in tutto il mondo e ha stabilito che i danni dovuti al consumo di alcol superano di gran lunga i potenziali benefici per la salute. Lo studio ha inoltre rivelato che i rischi per la salute iniziano anche con un solo drink al giorno, ma che chiaramente tendono ad aumentare all’aumentare delle quantità consumate. Considerando tali rischi, si è concluso che non esiste un livello di alcol “sicuro“.
Per questo nuovo studio, gli scienziati cinesi e britannici hanno tenuto conto anche del fattore genetico. Si sono concentrati in particolare su due varianti genetiche comuni tra gli asiatici orientali che hanno come conseguenza quella di rendere “spiacevole” bere. Per i soggetti che presentano tali varianti, bere alcol può causare rapidamente rossore, tachicardia, nausea o mal di testa.
“Il contributo della genetica ci offre un nuovo strumento per valutare gli effetti dell’alcol sulla salute e per stabilire se bere moderatamente abbia davvero degli effetti positivi o se sia anche in minima parte dannoso. Le nostre analisi ci stanno aiutando a fare luce su queste relazioni causa-effetto“, ha dichiarato la dottoressa Iona Millwood, del Medical Research Council Population Health Research Unit dell’Università di Oxford.
L’auspicio è quello di una maggiore sensibilizzazione
Tirando le somme, lo studio ha rilevato che l’alcol aumenta il rischio di ictus di circa un terzo ogni quattro drink se consumati abitualmente. I ricercatori non hanno pertanto riscontrato alcun effetto “protettivo” derivante dal bere moderatamente. Per le persone che bevono fino a due bicchieri al giorno (condotta riconducibile al “bere con moderazione“) gli scienziati hanno scoperto che il loro rischio di ictus sia di circa il 10% al 15% in più rispetto ai non bevitori.
In un commento sulla rivista Lancet, gli autori hanno invocato controlli più severi sull’alcol, rimproverando la poca attenzione ai rischi da esso derivanti, che portano a sottovalutare il consumo anche sporadico di bevande alcoliche: “l’industria dell’alcol è estremamente fiorente e anche per questo dovrebbe essere regolamentata in modo simile all’industria del tabacco“, hanno scritto Shiu Lun Au Yeung e il dottor Tai Hing Lam dell’Università di Hong Kong.