Samsung Electronics aveva meditato anzitempo sul ridimensionamento aziendale da condurre nei confronti di ciò che, allo stato attuale, è la sua forza lavoro dislocata nelle varie divisioni, per le quali è previsto ora un piano di riduzione legato ai costi di gestione aziendale, ora minati dal recente scandalo Samsung Galaxy Note 7 e da scelte di politica interne che, secondo gli interessati, necessitano di una perentoria modifica.
Lavoratori di medio calibro che realizzavano “prestazioni mediocri” sono stati invitati all’accettazione di un compenso d’uscita in cambio dell’abbandono definitivo dell’azienda.I dati, raccolti per mano del Financial Supervisory Service, rivelano che quattro società del gruppo hanno previsto un taglio totale di ben 8.000 posti di lavoro nel corso dell’anno, a causa della situazione di incertezza economica sviluppatasi nelle varie fazioni. Samsung, nell’ultimo anno, ha lavorato molto duramente per garantire la ricostruzione con conglomerato aziendale e sul suo core business.
I dati, d’altro canto, riportano che il numero totale di dipendenti operanti nelle divisioni Samsung Display, Samsung Electro-Mechanics e Samsung SDI nel trimestrale Luglio-Settembre 2016 erano 139.323, in calo del 5.5% e con una perdita totale stimata di 8.117 posti. La divisone principale ha tagliato il 4.2% della sua forza lavoro (per un totale di 3.182) mentre, ancor più marcata, è stata la scia di taciti licenziamenti disposti per la divisione Display, che con un 7.1% in meno ha visto andare via 1.820 individui.
Infine, Electro-Mechanics ed SDI hanno rispettivamente portato via 1.311 e 1.803 posti di lavoro. A tutti gli impiegati delle sopra esposte divisioni del Gruppo sono stati offerti programmi convenienti di pensionamento anticipato ed hanno così potuto realizzare le ambizioni della società, che può ora costruire e ridimensionare il suo business destinando fondi e risorse nei propri progetti aziendali.