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Samsung Galaxy S8: la batteria avrà durata e tempi di ricarica mai visti prima

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Sono indiscrezioni davvero interessanti quelle trapelate in queste ore per tutti coloro che stanno seguendo da vicino le vicende di un device come il Samsung Galaxy S8. Lo smartphone Android, che verrà presentato in occasione del Mobile World Congress di Barcellona e che dovrebbe essere commercializzato tra la fine del mese di marzo e l’inizio di aprile, sarà a conti fatti il primo modello che potrà contare sulla forza del nuovissimo processore Snapdragon 835.

Il chip in questione, però, non avrà effetti solo in termini di velocità per coloro che decideranno di portarsi a casa il nuovo Samsung Galaxy S8. Il processore sarà infatti più piccolo e di conseguenza porterà ad un incremento fisico di altri componenti. Tutti questi presupposti a cosa daranno vita? Sostanzialmente ad un minore consumo elettrico, con il tanto atteso aumento della durata della batteria. Proviamo a capire in quale misura.

Samsung Galaxy S8
Samsung Galaxy S8

Qualcomm, nel rendere ufficiali alcuni punti di forza del nuovissimo Snapdragon 835, ha messo in evidenza anche l’arrivo sulla scena del supporto al Quick Charge 4.0. Con il nuovo standard, dovremo attendere appena 15 minuti per arrivare al 50% di ricarica e poco più di 30 minuti per il 100%. Insomma, presupposti spaventosi per tutti coloro che decideranno di dare fiducia al Samsung Galaxy S8 e a tutti gli altri smartphone che adotteranno questi standard in termini di processore e batteria.

Contrariamente a quanto avvenuto in passato, poi, il Quick Charge 4.0 non metterà in alcun modo in pericolo il ciclo di vita della batteria degli smartphone, smentendo in questo modo le indicazioni da parte di Google che aveva sconsigliato ai produttori di smartphone di seguire questa strada. Più nello specifico, il Quick Charge 4.0 soddisfa al 100% le richieste della cosiddetta USB Power Delivery relativamente alle porte microUSB che USB di Tipo-C.

LEGGI ANCHE: Qualcomm Quick Charge 4.0: ricarica fulminea, ai limiti della scienza

Con i sistemi di ricarica di vecchia generazione Quick Charge, la corrente doveva passare dall’adattatore al cavetto microUSB, quindi al cellulare sfruttando un segnale non-standard. In questo modo si originava un utilizzo non ufficialmente riconosciuto dall’organizzazione USB Implementers Forum, che si è vista costretta a pubblicare le USB Power Delivery. Ovvero le regole alle quali devono sottostare i produttori, ora sposate dal nuovo protocollo Quick Charge 4.0.

In tal senso, però, avremo maggiori dettagli nel corso delle prossime settimane. Che ne pensate dei presupposti sui quali si sta fondando il Samsung Galaxy S8? Siamo al cospetto di una potenziale svolta?

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