Sarà “immorale” in futuro non curare una malattia che affligge una persona? La controversia sulla terapia genica

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Prendere un “elisir per la giovinezza”, capace addirittura di invertire l’invecchiamento di qualsiasi persona, sembra un’idea presa da un film. Tuttavia, potrebbe diventare una realtà nel prossimo decennio. L’idea, infatti, è quella di avere una vita sana e senza dubbi etici associati.

L’argomento della controversia è stato dibattuto al Web Summit 2020. Peter Diamandis, fondatore della Singularity University, ha affermato che, se le ricerche dovessero andare bene, non passerà molto tempo prima che l’uomo possano vivere più a lungo e avere una migliore qualità della vita.

Peter Diamandis riconosce che ora possiamo adottare uno stile di vita sano per vivere più a lungo. Con questo si fa riferimento, ad esempio, alla pratica dell’esercizio fisico, all’adozione di una certa dieta o al dormire otto ore al giorno. Ma la verità è che questo potrebbe cambiare molto presto.

 

L’elisir del futuro

L’informatica quantistica, l’intelligenza artificiale e l’apprendimento automatico sono, e saranno, alcuni degli elementi chiave affinché ciò avvenga. Grazie alla capacità di modellare molecole molto più velocemente di adesso e all’emergere di nuovi farmaci, Peter Diamandis ritiene che sia possibile per gli esseri umani vivere più a lungo e con una migliore qualità della vita.

Il termine “terapia genica” appare naturalmente in questo studio. Questa terapia consiste nello sviluppo di metodi che portano il gene “corretto” nella cellula del paziente, permettendogli di vivere per più anni. Ma è anche possibile considerare questo metodo come un modo per invertire la vecchiaia.

 

La controversia associata alla terapia genica

Alla domanda sulla reazione delle persone a questa terapia, il direttore della Singularity University sostiene che, alcuni anni fa, sarebbe stato anche impensabile pensare a un trapianto di organi come al cuore. Pertanto, in futuro, “potrebbe essere immorale non curare una malattia di cui si sa che un bambino soffre“.

Patologie oncologiche ormai “temute” come il cancro possono essere risolte a medio termine. “Spero che il cancro sia una malattia di questo decennio“, confessa. Ma, se si realizzerà, quanto costerà ai cittadini? Per rispondere alla domanda, Peter Diamandis fa l’esempio degli smartphone, inizialmente molto più costosi di adesso.

Prima che sia disponibile, però, se mai accadrà, è certo che dovrò superare i test prima sugli animali e poi sugli esseri umani.

Photo by Clément Falize on Unsplash

Federica Vitale
Federica Vitalehttps://federicavitale.com
Ho studiato Shakespeare all'Università e mi ritrovo a scrivere di tecnologia, smartphone, robot e accessori hi-tech da anni! La SEO? Per me è maschile, ma la rispetto ugualmente. Quando si suol dire "Sappiamo ciò che siamo ma non quello che potremmo essere" (Amleto, l'atto indovinatelo voi!)

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