Le idra- nominati così per la somiglianza che hanno con il mostro greco – sono una delle creazioni più curiose della natura. Il minuscolo animale d’acqua dolce è stato soprannominato “immortale” dagli scienziati per la sua straordinaria capacità di rigenerarsi perfettamente da una parte minuscola del suo corpo. E ora i ricercatori hanno reso gli animali ancora più strani costringendoli a far germogliare teste perfettamente funzionanti su tutto il corpo.
Questo perché gli scienziati hanno finalmente trovato il modo di regolare la rigenerazione della testa dell’idra – con implicazioni potenzialmente profonde per la ricerca sul cancro.
La ricerca in merito
La rigenerazione delle parti del corpo è un risultato incredibile, che richiede che gli animali debbano riorganizzare il proprio corpo pezzo per pezzo.
Anche se gli scienziati avevano alcuni pezzi del puzzle, come sapere che il gene Wnt3 è cruciale per la crescita della testa, c’erano comunque enormi lacune nelle loro conoscenze.
Un’area chiave è comprendere quale sia l’interruttore “off” dell’idra, che impedisce la crescita quasi infinita di teste, per esempio.
E gli scienziati dell’Università di Ginevra sembrano aver scoperto quello che stavano cercando – il gene Sp5 apparentemente semplice, in grado di fermare un ciclo di feedback altrimenti fuori controllo.
Gli esperimenti
Per testare la loro teoria, i ricercatori hanno sviluppato idra progettati per non esprimere il gene Sp5.
“Nel 100 per cento di questi animali si ottengono teste in più, il che è davvero sorprendente“, ha affermato la professoressa Brigitte Galliota, del dipartimento di genetica ed evoluzione dell’Università di Ginevra.
Quello che succede, hanno riferito oggi il professor Galliot e le sue colleghe, è che senza Sp5 il Wnt3 continua, facendo sbocciare nuove teste su tutto il piccolo corpo rigenerante dell’idra.