Un recente studio pubblicato sulla rivista Nature Human Behaviour ha scoperto che gli scimpanzé, come i bambini piccoli, sono particolarmente attratti dalle situazioni di conflitto sociale. Di fronte a scene che mostrano litigi, inganni o tensioni tra individui, sia i piccoli umani che i nostri parenti evolutivi mostrano un’attenzione maggiore rispetto a situazioni neutre o pacifiche.
Nel corso dell’esperimento, ai partecipanti – scimpanzé da un centro di ricerca e bambini tra i 3 e i 5 anni – sono stati mostrati brevi video animati. Alcuni mostravano comportamenti cooperativi, altri vere e proprie situazioni di ingiustizia o prevaricazione. I risultati hanno mostrato che sia i bambini che gli scimpanzé guardavano più a lungo e con maggiore interesse le scene conflittuali.
Non solo gossip: la curiosità per i litigi è una dote evolutiva
Secondo i ricercatori, questo tipo di attenzione è legato a un bisogno profondo: comprendere le dinamiche sociali per orientarsi meglio nel proprio gruppo. Riconoscere chi è dominante, chi è sleale o chi trasgredisce le regole può fare la differenza per la sopravvivenza. Per questo, l’interesse per il “dramma sociale” potrebbe essere una strategia evolutiva comune.
Nel caso dei bambini, la curiosità per il comportamento degli altri è cruciale per l’apprendimento morale e sociale. Vedere qualcuno che rompe le regole o fa del male a un altro aiuta i più piccoli a costruire un senso di giusto e sbagliato. Lo stesso tipo di apprendimento sembra avvenire anche in altre specie intelligenti come gli scimpanzé.
Ma cosa motiva davvero questa attenzione? Empatia? Compassione? O piuttosto una strategia per evitare pericoli e riconoscere alleati o minacce? Gli autori dello studio non escludono che entrambe le spinte coesistano. Quel che è certo è che questa forma di curiosità non è morbosa, ma funzionale all’adattamento.
Uno strumento naturale per imparare
Questi risultati arricchiscono il dibattito sulla coscienza e la cognizione degli animali. Gli scimpanzé non solo riconoscono interazioni complesse, ma ne sono anche affascinati. Questo li avvicina ancora di più agli esseri umani, aprendo nuove prospettive sull’intelligenza sociale nelle specie non umane.
Lo studio getta luce anche su un aspetto interessante dell’infanzia: l’attrazione spontanea per le storie cariche di emozioni e conflitti. È forse per questo che, anche da piccoli, preferiamo cartoni animati pieni di sfide, litigi e risoluzioni? Il dramma sociale, se ben calibrato, potrebbe essere uno strumento naturale per imparare.
In definitiva, la scoperta che bambini e scimpanzé condividono la curiosità per il dramma sociale suggerisce che non è solo la parola o la cultura a renderci simili. Anche il modo in cui osserviamo, giudichiamo e impariamo dagli altri ha radici comuni. Un tratto che ci accompagna fin dall’inizio della vita – e forse, da molto prima nella nostra storia evolutiva.
Foto di taylor gregory su Unsplash