Lo scorfano non è molto considerato, ma comunque è uno dei pesci presenti sulle nostre tavole. Ne esistono almeno 137 specie e in modo errato viene spesso definito come merluzzo rosso o dentice. Anche se apparentemente anonimo, questo pesce appartiene alla famiglia dei vertebrati più longevi della Terra. Inoltre contiene informazioni importanti sui geni che determinano la durata della vita e i vantaggi o gli svantaggi del vivere più a lungo.
In un nuovo studio, i ricercatori hanno confrontato i genomi di quasi i due terzi delle specie di scorfani del Pacifico e hanno scoperto che esistono delle differenze genetiche che si trovano alla base della durata della vita. Alcune specie di scorfani vivono poco più di un decennio, mentre il più longevo di questa specie si può trovare in Giappone nelle Isole Aleutine.
Scorfani, il loro genoma è associato ad una durata più lunga di vita
Quest’ultimo può rimanere sul fondo del mare, in acque abbastanza fredde per oltre 200 anni. L’ampia gamma di lunghezza della vita, oltre che le loro differenze di dimensioni e stili di vita, si è evoluta in solo 10 milioni di anni. Per scoprire cosa determina la durata della vita di questo pesce, i ricercatori hanno ottenuto campioni di tessuto di almeno 88 specie e hanno sequenziato i genomi completi. Il team ha trovato una varietà di geni associati a una vita più lunga, sebbene alcuni di questi implicano adattamenti a condizioni diverse.
I risultati mostrano inoltre i compromessi di una lunga durata della vita, che includono popolazioni più piccole. È eccitante poter guardare un gruppo di specie e vedere come il loro fenotipo è stato modellato nel tempo e i cambiamenti genetici che guidano quel fenotipo e, contemporaneamente, come quel fenotipo si alimenta e influenza la diversità genetica di quella popolazione. Lo studio inoltre ha implicazioni per la comprensione della durata della vita umana. I ricercatori hanno scoperto che le specie a vita più lunga avevano più geni immunomodulatori, in particolare un gruppo chiamato butirrofiline, rispetto alle specie a vita più breve.
Le dimensioni e l’habitat spiegano molte variazioni
Come sappiamo il sistema immunitario è coinvolto nella regolazione dell’infiammazione e di conseguenza è stato associato all’invecchiamento umano, alcuni geni potrebbero essere bersagli di terapie che sono in grado di rallentare i danni dell’età nel nostro corpo. Lo studio successivamente ha cercato variazioni del DNA di pesci longevi e ha scoperto almeno 137 variazioni associate alla longevità. Ovviamente non tutte sono in grado di influenzare la durata della vita.
Sono state separate le variazioni genetiche che hanno permesso allo scorfano di adattarsi a profondità maggiori e alla crescita delle loro dimensioni. Ad esempio, acque più profonde e più fredde rallentano il metabolismo, che è associato a una maggiore durata della vita in molti animali. Più geni di riparazione del DNA potrebbero aiutare a proteggere dal cancro, mentre più geni immunitari potrebbero aiutare a scongiurare le infezioni e il cancro. Con l’aumento della durata della vita sono diminuiti anche i livelli di popolazione.
Alcune delle specie più longeve sopravvivono oggi in piccole quantità che si affidano a femmine molto anziane, ma molto fertili. Poiché le femmine più anziane di queste specie longeve producono la maggior parte della prole, le alterazioni genetiche vengono trasmesse al resto della popolazione.
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