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Ottimizzare la vita della batteria: i falsi miti

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Contrariamente a quanto si possa pensare, negli ultimi anni le batterie non sono state oggetto di grandi innovazioni. La tecnologia a ioni di litio è al momento la scelta commerciale migliore, ma non è esente da limitazioni e punti deboli, come ad esempio l’invecchiamento e la conseguente perdita di capacità sul lungo periodo.

Fortunatamente, anno dopo anno, non è mancata l’introduzione di nuove tecnologie e nuovi sistemi che sono andati ad arginare queste criticità, rendendo le batterie più versatili e durature.

migliorare la vita della batteria

Il funzionamento delle batterie è molto complesso e l’interazione batteria dispositivo lo è ancora di più, tanto da andare a creare confusione negli utenti e dare vita a veri e propri miti che nessuno è in grado di giustificare adeguatamente e solo i più esperti sono in grado di sfatare.

E’ vero che per aumentare la durata della batteria ….. ???

Andiamo quindi ad affrontare le credenze più comuni ed a verificarne la veridicità fornendo una spiegazione tecnica, seppur semplificata per essere alla portata di tutti. Le affermazioni che seguono sono valide per qualsiasi dispositivo mobile utilizzi batterie a ioni di litio, e sono basate da un mix d’informazioni fornite dall’autorevole portale d’informazione Battery University e da una raccolta di dichiarazioni di ingegneri Google e case produttrici di smartphone.

batteria

Terminare le applicazioni e rimuoverle dalla memoria RAM aumenta la durata della batteria

FALSO. Quando si apre un’applicazione, la CPU lavora per portare i dati dall’archivio principale, alla memoria RAM per permetterne l’utilizzo, consumando energia sia per far lavorare la CPU, sia per modificare il contenuto della memoria RAM. Nel momento in cui si abbandona l’applicazione premendo semplicemente il tasto Home, la CPU smette di lavorare su quell’applicazione, lasciando invariato il contenuto della memoria RAM, che non consuma energia a meno di non dover modificare il proprio contenuto. Nel momento in cui si va a terminare forzosamente un’applicazione, la CPU va ad operare sulla RAM imponendone una modifica del contenuto con un nuovo consumo d’energia da parte di entrambe. E così ogni volta che si apre e si termina qualsiasi applicazione.

Bisogna fare attenzione a non confondere i processi in background con quelli in foreground, poiché quelli in background tornano comunque attivi in automatico anche successivamente alla chiusura forzosa, andando a consumare energia nel modo riportato sopra.

Pertanto, avere la RAM piena significa, in un certo senso, andare a consumare meno energia quando si vanno ad aprire le applicazioni che sono già presenti su di essa. Proprio per questo alcuni sistemi operativi tendono ad aprire nella RAM le applicazioni più usate, proprio per risparmiare energia e rendere il dispositivo più reattivo.

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Lasciare il telefono collegato al caricatore durante la notte danneggia la batteria

DIPENDE. In generale, lasciare una batteria a ioni di litio collegata al caricatore per tempi molto lunghi ne riduce la capacità e ne accelera il processo d’invecchiamento. Tuttavia negli ultimi anni sono stati introdotti degli espedienti che rendono del tutto innocua una situazione di questo tipo.

Alcuni dispositivi sono in grado di isolare la batteria dall’azione del caricatore nel momento in cui viene raggiunta la carica completa. Il dispositivo inizia così a scaricare lentamente la batteria seppur collegato al caricatore, che riprenderà a caricarla non appena il livello di carica sarà sceso di un certo valore stabilito dal produttore. In questo modo la batteria si scaricherà (di poco) e si ricaricherà automaticamente per tutto il tempo che resterà collegata al caricatore, diminuendo drasticamente i danni collaterali. È ad esempio il caso di iPhone.

Gli ultimi dispositivi mobili usciti sul mercato e moltissimi laptop, sono addirittura in grado di bypassare la batteria ed utilizzare in maniera diretta l’energia fornita dall’alimentatore. In questo modo la batteria resta inutilizzata ed al riparo da qualsiasi stress.

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Per ottimizzare la durata della batteria bisogna effettuare cicli di carica e scarica completi

FALSO. Far scaricare il dispositivo fino allo spegnimento, per poi ricaricarlo completamente, danneggia fortemente la batteria. Pertanto, seppur i valori di carica massimi e minimi effettivi non vengono mai raggiunti grazie ad un sistema di gestione, avvicinarsi a quelle soglie non è comunque consigliabile.

Gli ingegneri informano che, per ridurre al minimo lo stress sulla batteria, è consigliabile effettuare piccoli cicli di carica e scarica oscillando tra l’80% ed il 40% di carica, effettuando un ciclo completo solo una volta al mese. Consiglio impossibile da seguire alla lettera, ma applicabile con buone approssimazioni.

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