Il nome di questa sindrome può suggerire qualcosa tipo emicrania, ma in realtà si tratta di una patologia che va annoverata tra i disturbi del sonno, nello specifico viene definita una parassonia. La sindrome della testa che esplode si manifesta mentre si dorme e ci si sveglia di soprassalto come se si avesse sentito un’esplosione, appunto. Per quanto poca conosciuta, è un qualcosa noto già da verso la fine del 1800, ma di spiegazioni ce ne sono ben poche.
La sindrome della testa che esplode è di fatto caratterizzata da un sintomo peculiare, l’udire un rumore fortissimo nel momento in cui il corpo passa dallo stato di veglia a quello del sonno. L’utilizzo di questo terminologia è un po’ generica in quanto il rumore che si va a sentire può presentarsi con diverse intensità o tutt’altro tanto che per alcuni può essere un urlo.
La sindrome della testa che esplode: esiste una diagnosi?
La sindrome della testa che esplode non può essere diagnostica, sostanzialmente. Ci sono strumenti per determinare e ricade tutto nell’ambito se la persona dice o meno di aver sentito un particolare suono nella transizione sopracitata. Secondo un piccolo studio, un 10% della popolazione mondiale potrebbe aver provato un’esperienza del genere, una percentuale che si alza più si abbassa l’età di riferimento.
Quello che si sa in merito è che durante il sonno l’attività reticolare del cervello, strutture sparse nel cervello, iniziano a rallentare il loro lavoro e così anche la corteccia sensoriale della vista, dell’udito e del movimento motorio. Che si suppone che un rallentamento anomalo di queste strutture porti a sentire un forte suono.