Snus: benefici, rischi e normative in Italia ed Europa

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Lo snus è un prodotto a base di tabacco che viene consumato principalmente nei paesi scandinavi, in particolare in Svezia e Norvegia. A differenza delle sigarette tradizionali, lo snus non viene fumato, ma si presenta sotto forma di piccole bustine che vengono posizionate sotto il labbro superiore, permettendo l’assorbimento della nicotina attraverso le mucose. Questo metodo di consumo è spesso pubblicizzato come un’alternativa meno dannosa rispetto al fumo, ma presenta comunque rischi significativi per la salute.

Lo snus è composto da tabacco finemente macinato, acqua, sale e aromi vari. Le bustine sono disponibili in diverse varianti di gusto e concentrazione di nicotina. Il rilascio di nicotina avviene gradualmente, fornendo un effetto prolungato rispetto alle sigarette. La sua popolarità è aumentata in alcuni paesi grazie alla percezione di un minore impatto sulla salute rispetto ai prodotti da fumo tradizionali.

Snus: cos’è, quali sono i rischi e perché è vietato in Italia

Nonostante la sua reputazione di prodotto “meno dannoso”, lo snus non è privo di rischi. Il suo consumo è associato a problemi di salute quali:

  • Aumento del rischio di tumori del cavo orale e del pancreas: Il tabacco contiene nitrosammine, sostanze cancerogene che possono contribuire allo sviluppo di tumori.
  • Dipendenza da nicotina: La nicotina è una sostanza altamente dipendente e può portare a un uso cronico dello snus.
  • Effetti cardiovascolari: Alcuni studi suggeriscono che l’uso di snus possa aumentare il rischio di ipertensione e malattie cardiovascolari.
  • Danni alle gengive e ai denti: Il contatto diretto con il tabacco può causare recessione gengivale e lesioni ai tessuti orali.

Rispetto alle sigarette, lo snus elimina i rischi legati alla combustione, come l’inalazione di monossido di carbonio e altre sostanze tossiche derivanti dal fumo. Tuttavia, i danni legati alla nicotina e agli altri componenti del tabacco restano significativi. Per questo motivo, non può essere considerato un prodotto sicuro, ma solo un’alternativa con effetti diversi.

In Italia, lo snus è vietato. La sua vendita è proibita nell’Unione Europea dal 1992, con l’eccezione della Svezia, che ha ottenuto un’esenzione speciale al momento del suo ingresso nell’UE nel 1995. La normativa italiana si allinea a quella europea e vieta l’importazione e la commercializzazione di questo prodotto. Tuttavia, alcuni consumatori riescono comunque ad acquistarlo attraverso canali non ufficiali, come acquisti online da paesi in cui è legale.

Oltre alla Svezia e alla Norvegia, lo snus è disponibile in alcuni mercati extraeuropei, come gli Stati Uniti, dove viene commercializzato come alternativa ai prodotti da fumo. In molti paesi, le autorità sanitarie stanno valutando il suo impatto sulla salute pubblica per decidere se consentirne o meno la vendita.

Alcuni fumatori vedono lo snus come un’opzione per ridurre i danni del fumo, ma esistono alternative meno rischiose, come le terapie sostitutive della nicotina (cerotti, gomme, spray) o le sigarette elettroniche, che sono regolamentate e studiate in modo più approfondito. Smettere di fumare del tutto rimane comunque la scelta migliore per la salute.

Lo snus è un prodotto controverso: da un lato, elimina alcuni rischi legati alla combustione del tabacco, dall’altro, mantiene elevati livelli di esposizione alla nicotina e ad altre sostanze dannose. La sua vendita è vietata in Italia e in gran parte dell’Europa, ma continua a essere usato in alcuni paesi, sollevando dubbi sul suo impatto sulla salute pubblica. Chi cerca un’alternativa al fumo dovrebbe considerare opzioni meno dannose e, idealmente, puntare alla cessazione completa dell’uso di prodotti contenenti tabacco o nicotina.

Foto di Jimmie Hjärtström da Pixabay

Annalisa Tellini
Annalisa Tellini
Musicista affermata e appassionata di scrittura Annalisa nasce a Colleferro. Tuttofare non si tira indietro dalle sfide e si cimenta in qualsiasi cosa. Corista, wedding planner, scrittrice e disegnatrice sono solo alcune delle attività. Dopo un inizio su una rivista online di gossip Annalisa diventa anche giornalista e intraprende la carriera affidandosi alla testata FocusTech per cui attualmente scrive

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