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Social media: in che modo influenzano i bambini di età diverse

Un nuovo rapporto dell’autorità della regolamentazione delle comunicazioni del Regno Unito ha confermato che sempre di più i bambini utilizzano in modo avido i social media. Circa il 99% dei ragazzi tra i 3 e i 17 anni ha utilizzato internet nel 2021. Secondo i risultati Youtube è stato il social più utilizzato e la piattaforma più popolare, con circa l’89%  dei bambini che la utilizzava.

Nel frattempo la metà dei bambini utilizzava TikTok, l’applicazione che consente di guardare e creare dei brevi video. Come sappiamo la maggior parte di tutti i social media richiedono che l’utente abbia almeno 13 anni per iscriversi. Tuttavia il rapporto ha suggerito che la maggior parte dei giovani di età inferiore ai 13 anni, avevano almeno un proprio profilo su almeno una piattaforma.

 

Bambini, quanto i social media possono influenzare?

Un terzo dei genitori di giovani tra i 5 e 7 anni hanno confermato che che il proprio figlio avesse un profilo e che è aumentato del 60% tra gli 8 e gli 11 anni. Superare certi limiti ovviamente è semplice in quanto i giovani cambiano l’età al momento dell’iscrizione. Inoltre gli stessi bambini potrebbero avere un doppio account su una stessa piattaforma, uno per gli amici, uno per i propri genitori. Il rapporto, inoltre, ha riportato che il 16% dei bambini di 3-4 anni guardavano video su TikTok.

Non è detto che abbiano già un proprio profilo, magari sono video fatti vedere dai genitori o da profili non propri, ma questo vuol dire che sono comunque esposti in tenera età all’influenza dei social media. Grazie a questi risultati è arrivato il momento di capire come queste piattaforme possono influenzare i bambini di diverse fasce d’età. Utilizzare e interagire con i social media può avere effetti sia positivi che negativi sia su adulti che bambini. Alcuni studi hanno suggerito che l’uso dei social media è importante per il supporto emotivo, la costruzione di comunità e l’espressione di sé tra gli adolescenti, ma può anche avere un impatto negativo sulla salute mentale e sul benessere.

 

Cosa fare per una maggior protezione?

Gli effetti più comuni sono senza dubbio il passare più tempo online, il cambiamento del comportamento dovuto al giudizio dei propri coetanei e al sovraccarico sensoriale, conseguenze cognitive ed emotive più gravi, come ansia, stress e problemi d’attenzione. I ricercatori hanno scoperto che gli effetti dannosi di alti livelli di utilizzo dei social media possono essere particolarmente pronunciati all’età di 14-15 e 19 anni per i ragazzi e 11-13 e 19 anni per le ragazze. Le raccomandazioni degli esperti suggeriscono di non passare davanti allo schermo i bambini di età inferiore ai due anni e di un massimo di un’ora al giorno per quelli di età compresa tra due e cinque anni, incentrati su contenuti di alta qualità.

Il sostegno per i giovani utenti di Internet deve provenire da genitori, insegnanti, governi e dall’industria dei social media. I genitori possono essere incoraggiati ad avviare un dialogo aperto con i loro figli, che creerà un rapporto e consentirà ai bambini di aprirsi sull’uso dei social media.

Foto di Gerd Altmann da Pixabay

Marco Inchingoli

Nato a Roma nel 1989, Marco Inchingoli ha sempre nutrito una forte passione per la scrittura. Da racconti fantasiosi su quaderni stropicciati ad articoli su riviste cartacee spinge Marco a perseguire un percorso da giornalista. Dai videogiochi - sua grande passione - al cinema, gli argomenti sono molteplici, fino all'arrivo su FocusTech dove ora scrive un po' di tutto.

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