Il condizionale è ancora d’obbligo, ma un team di studiosi della Columbia University potrebbe aver scoperto la prima esoluna, la prima luna esterna al nostro sistema solare. Merito di Kepler, telescopio NASA che scandaglia lo spazio in cerca di stelle e pianeti.
Il satellite in questione ruota intorno a un pianeta delle dimensioni analoghe a quelle di Giove, distante 4000 anni luce dalla Terra. Sono numerose le lune nel nostro sistema solare, ma mai prima ora ne era stata identificata una così lontana da casa nostra.
Kepler ci dà nuove risposte sullo spazio profondo
Una scoperta che necessiterà di ulteriori studi da condurre nei prossimi mesi, ma che fa già parlare. Il telescopio Kepler, già protagonista della scoperta di numerosi esopianeti, alcuni abitabili come la Terra, ci mostra nuovi segreti dello spazio.
L’occhio di Kepler non osserva direttamente questi corpi, lontanissimi da noi, vengono rilevate le variazioni di luminosità delle stelle, in base alle quali è possibile stabilire il transito di pianeti. La riduzione di luminosità di una stella denota il passaggio di un pianeta e ciò consente di ottenere informazioni sul pianeta in questione.
Il team della Columbia, guidato dal Professor David Kipping, utilizza questo metodo per rilevare lune, fino a oggi non sono arrivati i frutti sperati ma in queste ore un annuncio ha rotto il silenzio. Dati incoraggianti per quanto riguarda Kepler-1615, una stella che dista dalla Terra quasi 38 mila miliardi di miliardi di chilometri.
Uno degli esopianeti che orbitano intorno alla stella in questione avrebbe una sua luna, stando ai dati a disposizione degli studiosi il margine di errore è piuttosto basso. Per la conferma servirà l’aiuto di Hubble, telescopio spaziale che può fornire risposte diverse rispetto a Kepler, lo staff della Columbia ha già fatto richiesta formale e adesso non resta che aspettare il prossimo ottobre.
Sappiamo già qualcosa riguardo questa luna, dimensioni analoghe a quelle di Nettuno, dunque parliamo di un corpo dal diametro che supera quello terrestre di circa quattro volte.