La stampa 3D è un aspetto sempre più in crescita, non solo come svago ma soprattutto in ottica medica e biologica, con la creazione di tessuti ed elementi importanti per utilizzi chirurgici e non solo. Gli scienziati hanno creato per la prima volta superfici sintetiche morbide simili ad una lingua, permettendo di svolgere nuovi test di elaborazione orale di alimenti, tecnologie nutrizionali, farmaci e terapie per la bocca secca.
Un gruppo di scienziati dell’Università di Leeds han replicato il design della superficie altamente sofisticato di una lingua umana e hanno dimostrato che la loro struttura in silicone sintetico stampato imita la topologia, l’elasticità e la bagnabilità della superficie della lingua. Scopriamo di più in merito.
La stampa 3D di una lingua molto simile alla nostra
Una lingua biomimetica può aiutare gli sviluppatori a eseguire lo screening dei prodotti di nuova concezione e ad accelerare i nuovi processi di sviluppo, evitando di eseguire prove umane che sono spesso molto costose e richiedono tempo, rallentando notevolmente l’intero processo. Inoltre, questa lingua stampata tridimensionalmente sarà immensamente utile per aumentare la produttività dello sviluppo e ridurre la dipendenza dei produttori dalle sperimentazioni umane nelle fasi iniziali.
L’autore principale dello studio, il dottor Efren Andablo-Reyes, ha affermato: “Ricreare la superficie di una lingua umana media comporta sfide architettoniche uniche. Centinaia di piccole strutture simili a boccioli chiamate papilla conferiscono alla lingua la sua caratteristica consistenza ruvida che, in combinazione con la natura morbida del tessuto, crea un paesaggio complicato da un prospettiva meccanica.
Abbiamo concentrato la nostra attenzione sulla sezione dorsale anteriore della lingua dove alcune di queste papille contengono recettori del gusto, mentre molte di loro mancano di tali recettori. Entrambi i tipi di papille svolgono un ruolo fondamentale nel fornire il giusto attrito meccanico per aiutare la lavorazione degli alimenti nel bocca con una quantità adeguata di saliva, fornendo una piacevole percezione del palato e una corretta lubrificazione per la deglutizione.”
Foto di University of Leeds