Aziende e uffici hanno la necessità di stampare quotidianamente un ingente quantitativo di documenti, motivo per cui sono direttamente responsabili di un consumo piuttosto elevato di toner.
Proprio a causa dei grandi quantitativi impiegati, lo smaltimento dei consumabili esausti derivati dai processi di stampa aziendale viene regolato dal Testo Unico Ambientale, ovvero la normativa che dal 2006 ha fissato le modalità di trattamento dei cosiddetti rifiuti speciali, vale a dire tutti quelli derivati dalle attività produttive di aziende e industrie.
Come avviene lo smaltimento dei toner?
Come riportato anche sul web magazine di Lyreco, lo smaltimento toner delle stampanti può portare, a seconda delle circostanze, alla:
- rigenerazione dei consumabili
- dismissione dei consumabili
Il processo di rigenerazione, in particolare, include:
- operazioni di controllo
- disassemblaggio
- ricondizionamento
Questo processo permette di ottenere i cosiddetti toner rigenerati; definiti prodotti OEM di elevata qualità, presentano le stesse caratteristiche degli originali ma si contraddistinguono per prezzi più competitivi.
La dismissione, invece, avviene nel momento in cui un consumabile a fine vita non può essere più sottoposto alla rigenerazione.
A prescindere dal processo che verrà attuato, è bene ricordare che i toner esausti presenti in ufficio vanno sempre stoccati in contenitori specifici, realizzati in modo tale da non permettere dispersioni che potrebbero diventare un problema per persone e ambienti. Sarà poi compito delle aziende adibite alla raccolta di questi rifiuti speciali ritirarli secondo le linee guida stabilite dalla normativa vigente.
A questo punto sarà rilasciato un documento noto come Formulario Identificativo del Rifiuto (FIR), grazie al quale viene attestata la tracciabilità del toner in ogni fase della sua vita post esaurimento. I toner ancora idonei saranno portati a destinazione e rigenerati; quelli, invece, identificati tramite il cifrario come pericolosi saranno trattati diversamente, così come quelli che non possono più partecipare al processo di riciclo.
Perché è importante smaltire correttamente i toner esausti
Smaltire correttamente i toner esausti è fondamentale per una serie di ragioni. Innanzitutto, quando un consumabile non è più in grado di rendere possibile la stampa di file, al suo interno permangono delle percentuali di polveri necessarie per il suo funzionamento che continuano ad essere potenzialmente nocive: dunque è bene destinare questi prodotti agli appositi settori delle discariche, soprattutto quando il materiale da smaltire sarà consistente.
Seguendo questo principio è possibile evitare contaminazioni, in quanto la raccolta sarà controllata e gestita secondo la procedura corretta. Naturalmente, risulterà fondamentale la scelta del trasportatore dei toner esauriti e l’azienda destinataria del carico, che dovranno essere regolarmente registrati e autorizzati: in questo modo, sarà possibile assicurarsi che lo smaltimento venga svolto secondo modalità del tutto compatibili con quanto previsto dalla legge.
Oltre a ridurre il numero di rifiuti, lo smaltimento corretto dei toner permette anche di tagliare sul quantitativo di materie prime necessarie per produrli: questa è una delle ragioni per cui anche i costi al momento dell’acquisto saranno inferiori per quello che concerne i toner rigenerati. Inoltre, questo produce anche una maggiore durata delle risorse disponibili e, dunque, la possibilità di continuare ad usufruirne per un periodo più lungo senza che si esauriscano.
Infine, è importante ricordare che rispettare le indicazioni stabilite dalla normativa permette di salvaguardare anche le risorse dell’azienda: uno smaltimento errato dei toner può infatti comportare sanzioni anche piuttosto severe.
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