Stormquake, un neologismo formato dalle due parole storm (tempesta) e quake (sisma, terremoto), sono stati scoperti da un team di ricercatori guidato da Wenyuan Fan, professore e sismologo della Florida State University. Gli stormquake, sono scosse sismiche originate dall’intensa energia di tempeste di vaste dimensioni. Possono irradiarsi per migliaia di chilometri lungo la terraferma.
Quando le tempeste, sono nell’atmosfera, producono onde molto grandi sulla superficie del mare, che poi si gonfiano e formano altri tipi di onde più in profondità che possono raggiungere il fondo del mare. Questo fa sì che la pressione delle onde si trasferisca al suolo e crei improvvise oscillazioni, come un martello che si abbatte nel mezzo dell’oceano, è la figura scelta da Fan. Fan e il suo team hanno scoperto che l’effetto sono in realtà piccoli terremoti, stormquake, che si verificano intorno alla magnitudine 3.5.
Anche se per gli umani non sono in grado di percepire questi piccoli terremoti, per i ricercatori il fenomeno potrebbe essere molto significativo. Fan, ha ribadito che tutto in natura è intrecciato, quindi questi terremoti potrebbero avere effetti in natura che non sono ancora stati studiati. Infatti, secondo il sismologo, potrebbero avere un impatto maggiore sulle attività marine, è che i terremoti-tempesta possano aiutare, in futuro, i ricercatori a comprendere meglio le dinamiche degli oceani e la struttura stessa della Terra.
L’intensità della tempesta non è in correlazione con gli stormquake
Fan e il suo team si sono concentrati sul periodo tra il 2006 e il 2015, scoprendo 14.077 terremoti in quel periodo. Ciò equivale a oltre mille ogni anno. Per quanto riguarda quanti uragani o altre grandi tempeste producono, tutto dipende dalla posizione. Usando l’uragano Sandy come esempio, ha scoperto che, anche se a terra è stato estremamente potente, non ha causato alcun terremoto mentre si spostava.
L’uragano Bill nel 2009, invece, ha generato circa 300 terremoti mentre si spostava a nord, oltre il New Jersey. La differenza è la pista dell’uragano. Quando la pista si allinea con determinate aree sul fondo del mare, i terremoti sono molto più probabili, anche se la tempesta è più debole. Tutto ciò dimostra che la sismologia non è utile solo per raccogliere registrazioni di terremoti, ha detto Fan.