Ebbene si la terra continua a tremare nei Campi Flegrei. La scossa di terremoto è avvenuta nelle prime ore del pomeriggio di domenica 24 settembre, con una magnitudo di 2.2 creando panico tra la popolazione già colpita da ulteriori scosse le settimane precedenti. Per fortuna il fenomeno non ha causato vittime e neanche danni a cose. Ovviamente la scossa è stata avvertita anche in alcuni quartieri di Napoli. Intanto, in merito al rischio sismico in questa zona, durante la prossima settimana la Commissione VIII Ambiente, svolgerà audizioni informali sul fenomeno del bradisismo e del rischio sismico nei Campi Flegrei.
Questa zona è nota per essere stata sede di diverse eruzioni vulcaniche storiche, l’ultima delle quali è avvenuta nel XVII secolo. Negli ultimi anni, l’area del Campi Flegrei è stata oggetto di attenzione da parte degli scienziati a causa dell’incremento di attività sismica e del rilascio di gas vulcanici. Ciò ha portato a un aumento della sorveglianza e della ricerca scientifica nell’area per comprendere meglio il comportamento del vulcano e monitorare eventuali segni di un’eruzione imminente.
Campi Flegrei, nuova scossa di terremoto e molta preoccupazione
Al momento, dai dati studiati, non c’è nessuna traccia di magma vicino alla superficie, che è la condizione necessaria perché avvenga un’eruzione. La risalita di magma, infatti, verrebbe annunciata da anomalie molto evidenti nelle misurazioni. Questo potrebbe comportare il rilascio di lava, ceneri vulcaniche e gas tossici nell’atmosfera circostante. Le conseguenze potrebbero variare a seconda della dimensione e dell’intensità dell’eruzione. In caso di segnali chiari che indicano un imminente rischio di eruzione, le autorità locali metteranno in atto piani di evacuazione. È di fondamentale importanza seguire le indicazioni delle autorità e prepararsi a lasciare le zone a rischio in modo ordinato e sicuro.
Prepararsi per un possibile evento di eruzione vulcanica significa avere a disposizione un kit di emergenza che comprende acqua, cibo non deperibile, coperte, dispositivi di protezione individuale e materiali di pronto soccorso. È anche consigliabile avere un piano di comunicazione con i familiari e conoscere le rotte di evacuazione designate. Eventi di questa portata possono essere fonte di grande stress emotivo. Le comunità coinvolte devono essere pronte a fornire assistenza e supporto psicologico a coloro che ne hanno bisogno, sia durante l’evacuazione che dopo l’evento. Lo sciame sismico in corso è dovuto alla risalita di gas. Ha colpito un’area estremamente urbanizzata, questo è il motivo principale per cui il terremoto è stato avvertito dalla popolazione con una certa intensità.
Da millenni quest’area è sede di intensa attività vulcanica, manifestata anche dal rilascio concentrato di gas e dal lento sollevamento o abbassamento del suolo, un fenomeno accompagnato da attività sismica. Dal 2005 a oggi è di nuovo in atto un lento sollevamento del terreno. Negli ultimi 18 anni si è sollevato di circa 113 centimetri, con una media che al momento è di circa 15 millimetri al mese. Tuttavia è un evento che richiede una preparazione accurata e una risposta coordinata da parte delle autorità e delle comunità coinvolte. Seguire le indicazioni delle autorità, avere un kit di emergenza e sostenere gli altri membri della comunità sono passi cruciali per affrontare questa situazione in modo sicuro ed efficace.
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