La Terra potrebbe dover affrontare un periodo di clima gelido e di tempeste di neve nei prossimi 30 anni, a causa di un pericoloso “minimo solare” che attanaglierà il pianeta, ha avvertito uno scienziato. Questi sbalzi di freddo sono causati dal Sole, che entrerà in una sorta di “letargo” e minacciano di innescare una catena di eventi catastrofici per il nostro pianeta, mentre le temperature crolleranno ovunque, avvertono gli esperti.
La Terra sta quindi per entrare in una “mini era glaciale“, un periodo in cui il Sole rilascerà meno energia, e quindi meno calore, rispetto al solito. Secondo la NASA, il Sole raggiungerà il minimo della sua attività a partire dal 2020, culminando nei 200 anni successivi. “Il Sole sta entrando in un periodo di letargo“, ha detto Valentina Zharkova, ricercatrice presso la Northumbria University. “Si formeranno meno macchie solari sulla superficie solare e quindi sarà rilasciata meno energia; meno radiazioni saranno inoltre emesse verso i pianeti e verso la Terra“. I minimi solari fanno parte del ciclo di vita naturale del Sole e si verificano una volta ogni 11 anni. Tuttavia, il minimo del 2020 promette di essere particolarmente significativo.
A causa di una diminuzione dell’attività del Sole, la Terra beneficerebbe di meno calore e quindi le temperature globale si ridurrebbero conseguentemente
Zharkova ha avvertito che questi periodi freddi potrebbero persistere fino a quando l’attività solare non riprenderà di nuovo, si prevede intorno al 2053. “La riduzione della temperatura si tradurrà in condizioni climatiche particolarmente ostili sulla Terra, con estati umide e fredde e inverni gelidi e molto umidi“, ha dichiarato. “Probabilmente avremo grandi gelate come sta accadendo ora in Canada, dove si stanno registrando temperature pari a -50°“. Le letture della NASA, inoltre, lasciano supporre che il pianeta possa cadere in una simile situazione intorno al 2025.
La dottoressa Zharkova ha poi aggiunto: “Altri esperti ritengono invece che i Grand Solar Minimum (GSM) non avranno un effetto così incisivo sul nostro clima. Si pensa infatti che le grandi gelate precedenti potrebbero essere state innescate da altri fattori, come nubi di cenere dovute ad intensa attività vulcanica. Non dimentichiamo gli effetti del riscaldamento globale: ci aspettiamo infatti che esso causi un aumento delle temperature medie nei prossimi decenni. È improbabile, quindi, che il prossimo GSM avrà un impatto sulle temperature globali“.