Un pancreas artificiale può essere utile per chi soffre di diabete di tipo 1

Un sistema di pancreas artificiale può aiutare molto a mantenere i giusti livelli di glucosio nel sangue nei bambini con diabete di tipo 1

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Secondo uno studio pubblicato sul New England Journal of Medicine, un sistema di pancreas artificiale in grado di monitorare e regolare automaticamente i livelli di glucosio nel sangue nei bambini diabetici di tipo 1 di appena 6 anni è risultato sicuro ed efficace. Il pancreas artificiale, che i ricercatori chiamano anche “controllo a circuito chiuso”, è descritto come un sistema di gestione “tutto in uno” per il diabete, secondo un comunicato stampa fornito a Fox News. Il sistema si basa su un continuo misuratore di glucosio (CGM) per monitorare i livelli di glucosio nel sangue e fornisce automaticamente l’insulina necessaria attraverso una pompa.

 

Il pancreas artificiale ed il diabete di tipo 1

La sperimentazione clinica ha coinvolto quattro strutture pediatriche. I gruppi di ricerca hanno studiato 101 bambini tra i 6 ei 13 anni a settimane alterne per un periodo di quattro mesi. I partecipanti sono stati assegnati a un gruppo che utilizzava il sistema del pancreas artificiale o un gruppo di controllo che utilizzava il CGM standard con una pompa per insulina separata. A tutti i partecipanti è stato detto di svolgere le loro routine quotidiane per tutta la durata dello studio.

I ricercatori hanno scoperto che i bambini nel gruppo del pancreas artificiale avevano un miglioramento del 7% nel mantenimento dei livelli di zucchero nel sangue durante il giorno e un miglioramento del 26% durante la notte rispetto a coloro che non usavano il sistema. Il controllo dei livelli di glucosio nel sangue durante la notte è significativo, il rilascio ha indicato, poiché i livelli di ipoglicemia incontrollati, quando gravi, possono portare a convulsioni, coma e possibilmente morte.

“Il miglioramento del controllo del glucosio nel sangue in questo studio è stato impressionante, soprattutto durante le ore notturne, permettendo ai genitori e agli operatori sanitari di dormire meglio la notte sapendo che i loro figli sono più al sicuro”, ha affermato il presidente del protocollo Dr. R. Paul Wadwa, professore di pediatria presso la Barbara Davis Center for Childhood Diabetes presso l’Università del Colorado Anschutz Medical Campus.