Il vaiolo delle scimmie non è tra le malattie più studiate. Alcuni aspetti già si conoscono in quanto il virus responsabile è una variante di altri già studiati. Se alcuni sintomi sono quindi ormai ben noti, le eruzioni cutanee ma anche quelli che ricordano l’influenza, c’è tutta una parte ignora. Per esempio, solo di recente si è scoperto che in alcuni pazienti si presentano danni neurologici e sintomi di natura psichiatrica.
Quando si parla di vaiolo, persone infettate dal virus e anche persone che hanno ricevuto il vaccino, noto sono alcuni effetti neurologici e quindi alcuni ricercatori hanno voluto capire se era così anche con questa variante. Con questo obiettivo sono andati a ricercare i casi ufficiali noti e il risultato è che nel 2/3% dei positivi ci sono questi sintomi circoscrivibili a tale sfera, come convulsioni e o cefalee. Il più comune rimane il mal di testa, ma anche l’affaticamento è stato riscontrato abbastanza.
Il vaiolo delle scimmie: il virus causa sintomi di natura neurologica
Uno dei risultati più importanti che porta alla luce questa ricerca però è un altro, ovvero che si sa ben poco sul vaiolo delle scimmie. Per cominciare, non è esattamente noto quanto siano gravi questi sintomi e per quanto tempo si presentano, men che meno se lasciano degli strascichi dietro di sé, come il Long Covid per fare un esempio ben più studiato. Non si sa bene se possono esserci altri sintomi compatibili ovvero casi di depressione o di ansia.
Su questo punto poi si può parlare di un effetto indiretto del vaiolo delle scimmie. Un pessimo stato d’animo, e addirittura la depressione, si possono presentare a causa dei sintomi più fisici della malattia, come le pustole per esempio. Lo stigma sociale che si creerebbe dietro avrebbe abbastanza peso sulla psiche delle persone contagiate.