Chi fa sport è tendenzialmente più in salute di una persona sedentaria e questo di fatto facilità la possibilità di vivere più a lungo. Detto questo, esagerare, come tutto nello vita, può portare a danneggiare la propria salute ed avere l’effetto opposto. Soprattutto in certe categorie in realtà, essere tra i professionisti facilità una morte prematura, ma ci sono dei casi in cui invece si ha un effettivo allungamento, come nel caso dell’élite della velocità.
Secondo un nuovo studio, arrivare a correre almeno 10 ore a settimana con un quantitativo di 120 chilometri può effettivamente permettere di vivere più a lungo. Si tratta di un obiettivo non per tutti, ma i dati raccolti su 200 ex atleti che era dei professionisti durante gli anni ’50, ’60 e ’70 ha dimostrato questo. Si parla di un aumento rispetto alla popolazione normale di 5 anni.
Vivere più a lungo grazie all’agonismo
Ovviamente i benefici raccolti durante il periodo di vita agonista vanno mantenuti negli successivi al ritiro, la parte più difficile. Uno dei problemi più grandi, per esempio, è l’alimentazione. Un’atleta ingerisce molte più calorie perché ne brucia di più e va da sé che se non cambia il regime una volta ridotti gli sforzi, è un attimo andare in problema legati al peso..
Le parole degli autori dello studio: “Gli studi che riportano i ciclisti del Tour de France e le coorti di olimpionici suggeriscono che gli effetti sulla longevità sono principalmente mediati dalla diminuzione dei tassi di malattie cardiovascolari e di cancro. -mortalità correlata. I dati ribadiscono i benefici dell’esercizio fisico sulla durata della vita, anche ai livelli di allenamento richiesti per prestazioni d’élite”.