WhatsApp potrebbe essere il veicolo di file infetti. I malware i “passeggeri” più accreditati. Come noto, WhatsApp è l’app di messaggistica più utilizzata al mondo e può contare su ben 1.2 miliardi di utenti registrati ed è, quindi, un punto di riferimento assoluto per le comunicazioni quotidiane tramite dispositivi mobili.
Con l’ultimo aggiornamento dell’app, gli sviluppatori hanno introdotto la possibilità di inviare tramite le chat qualsiasi tipo di file senza alcuna limitazione, compresi i file eseguibili, gli archivi compressi e i file APK, ovvero i file con cui è possibile installare le app su smartphone e tablet Android bypassando, evitando controlli di qualsiati tipo, gli store ufficiali come il Play Store.
Si tratta di una caratteristica potenzialmente interessante che però si accompagnata da un rischio elevatissimo per gli utenti. Pirati informatici di qualsiasi tipo, grazie a questo nuovo aggiornamento, non dovranno più ricorrere ad elaboratore tecniche per raggirare gli utenti, come quella di inviare un link ad un sito esterno tramite chat.
Grazie a questa nuova “funzione” di WhatsApp, per i pirati informatici non ci sarà alcun ostacolo in grado di bloccare un invio a tappeto di malware di qualsiasi tipo agli utenti che hanno installato sul loro dispositivo iOS o Android l’ultima versione di WhatsApp.
Ad un qualsiasi malintenzionato basterà individuare utenti WhatsApp a caso, digitando numeri di telefono casuali, a cui inviare file in grado di danneggiare, anche in modo permanente, gli smartphone che hanno installato l’app. Per gli utenti meno esperti o per i più distratti i rischi sono elevatissimi.
Al momento questa nuova funzione di WhatsApp è disponibile, oltre che per le versioni iOS e Android dell’app, anche in WhatsApp Web, la versione dell’app disponibile da un qualsiasi browser web o, tramite un apposito programma scaricabile dal sito ufficiale, per PC. Potenzialmente, quindi, i dispositivi a rischio sono miliardi.
Staremo a vedere se il team di sviluppo di WhatsApp andrà a modificare, nel corso delle prossime ore, questa nuova, rischiosa, funzione dell’app di messaggistica più utilizzata al mondo.