Lo yoga non è soltanto una disciplina orientale utile per migliorare la flessibilità e ridurre lo stress: secondo una nuova ricerca condotta da neuroscienziati della Harvard Medical School, praticare yoga regolarmente può ringiovanire il cervello fino a 6 anni. Lo studio, pubblicato su una rivista scientifica internazionale, ha evidenziato differenze sorprendenti nella struttura cerebrale di chi pratica yoga da tempo rispetto a chi conduce una vita sedentaria.
Uno studio basato sulle immagini del cervello
I ricercatori hanno utilizzato tecniche di imaging cerebrale, come la risonanza magnetica, per confrontare i cervelli di persone tra i 40 e i 65 anni. Chi praticava yoga da almeno otto anni mostrava una maggiore densità di materia grigia in regioni chiave come l’ippocampo, l’insula e la corteccia prefrontale: tutte aree cruciali per memoria, concentrazione, consapevolezza e regolazione delle emozioni.
L’ippocampo: una zona chiave salvata dal declino
In particolare, l’ippocampo, una delle prime zone a deteriorarsi con l’invecchiamento e nell’Alzheimer, appariva significativamente più voluminoso nei praticanti di yoga. Questo suggerisce che la pratica potrebbe avere effetti protettivi contro il declino cognitivo, rallentando l’invecchiamento cerebrale e migliorando la salute mentale nel lungo termine.
Neuroplasticità e respiro: il segreto della rigenerazione
Ma come agisce lo yoga sul cervello? Gli studiosi ipotizzano che la combinazione di movimento lento, respirazione consapevole e meditazione stimoli la neuroplasticità, cioè la capacità del cervello di riorganizzarsi e creare nuove connessioni neuronali. Inoltre, la riduzione dei livelli di cortisolo — l’ormone dello stress — contribuirebbe a mantenere giovani le cellule cerebrali.
Il potere rigenerante delle posizioni e del respiro
Non è solo questione di meditazione. Anche le posizioni fisiche (asana) e il controllo del respiro (pranayama) giocano un ruolo essenziale, attivando il sistema nervoso parasimpatico, che promuove il rilassamento profondo. Questo stato di calma mentale e fisica aiuta il cervello a “disintossicarsi” dagli effetti negativi dello stress cronico.
Bastano 30 minuti al giorno per effetti reali
La buona notizia? Non serve essere esperti yogi o praticare ore ogni giorno. Lo studio suggerisce che anche 20-30 minuti al giorno di yoga possano produrre effetti benefici visibili nel giro di pochi mesi. L’importante è la costanza e la qualità della pratica, più che la durata o la complessità delle posizioni.
Meno ansia, più benessere emotivo
Gli effetti positivi, secondo gli scienziati, si estendono anche all’umore e al benessere psicologico. Chi pratica yoga regolarmente mostra una riduzione dei sintomi depressivi e ansiosi, una maggiore resilienza allo stress e una percezione più positiva della propria vita. Elementi che, a loro volta, favoriscono una migliore salute cerebrale.
In un’epoca in cui la salute mentale è sempre più fragile e il tempo sembra sfuggire, lo yoga si conferma un potente alleato anti-invecchiamento. Non solo per il corpo, ma anche — e soprattutto — per il cervello.
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