L’Universo nella sua grandiosità non smette mai di stupirci e di mostrarci quanto sia immenso e vario. A sorprenderci questa volta è una galassia molto piccola ma dall’immenso e violento potenziale di stelle, Eso 495-21, meglio conosciuta come Heinze 2-10.
Nell’infinito dell’Universo vi sono galassie di ogni tipo, che differiscono tra loro per diversi aspetti come la forma ed il modo in cui vi nascono stelle, e spesso quelle che maggiormente attirano l’attenzione sono enormi ammassi stellari dai colori meravigliosi. Ma non è il caso di Eso 495-21. Questa galassia è infatti molto molto piccola, appena 3000 anni luce di grandezza, ovvero il 3% della nostra Via Lattea, ma contiene al suo interno un denso numero di stelle, che si formano violentemente e con un ritmo molto alto. Eso 495-21 si trova a 30 milioni di anni luce dalla Terra, in direzione della costellazione della Bussola.
Eso 495-21 una galassia nana starburst: dove le stelle esplodono
Questa piccola galassia superconcentrata è classificata come una galassia nana sturburst. Il termine starburst (esplosione di stelle) indica in generale una regione in cui vi è un tasso di formazione stellare abnorme. Quando un tasso di formazione stellare così alto riguarda l’intera galassia, allora questa, come nel caso di Eso 495-21, prende il nome di galassia starburst. Queste galassie hanno un tasso di formazione stellare a volte anche di 1000 volte maggiore rispetto a quello della Via Lattea, pur essendo molto più piccole.
A rendere ancora più straordinaria la galassia starburst Eso 495-21, è lo spaventoso buco nero supermassiccio che alberga nel suo cuore profondo. Esso raggiungerebbe la straordinaria dimensione di un milione di Soli, decisamente enorme per una galassia così piccola.
Per gli astronomi Eso 495-21 potrebbe essere un ottimo oggetto di studio per la comprensione della formazione delle galassie primordiali, nate subito dopo il Big Bang. E di straordinario interesse è anche il buco nero che si trova nel suo centro. I ricercatori pensano che un buco nero supermassiccio in una galassia così piccola ed esplosiva, potrebbe essere l’oggetto adatto per capire se siano vere le teorie secondo le quali le galassie si sarebbero iniziate a formare proprio attorno a dei buchi neri già esistenti.