Ictus: nuova possibilità di riabilitazione con il VR Training

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Il training che sfrutta la VR può aiutare nella riabilitazione coloro che sono stati colpiti da ictus. E’ questa la conclusione di una nuova ricerca: esercizi mirati di recupero che sfruttano la tecnologia della realtà virtuale sono efficaci almeno quanto la fisioterapia tradizionale.

Ad affermarlo è il Centro Salute Rossetti, centro di riabilitazione francese forte di una tecnologia all’avanguardia, il cui laboratorio interattivo GRAIL (Gait Real-time Analysis Interactive Lab) rappresenta una soluzione completa dedicata all’anestesia ed all’allenamento ambulante.

Questo laboratorio utilizza un doppio passaggio completo di strumenti, un sistema di motion capture, tre telecamere ed EMG, il tutto sincronizzato con un ambiente di realtà virtuale. 

Il sistema high tech consente un miglioramento nel camminare (indipendentemente dal fatto che la disabilità sia patologica o meno) attraverso una serie di esercizi divertenti e stimolanti con cui il paziente interagisce in tempo reale. Il paziente viene osservato durante la riabilitazione GRAIL effettuata a seguito di un ictus. 

 

VR Training dopo un ictus: gli studi fuori dall’Europa

ictus vr training

Oltre all’attività del laboratorio interattivo GRAIL, un altro studio recente ha suggerito l’efficacia del VR Training per il recupero della funzionalità di braccia e mani a beneficio di pazienti colpiti da ictus.

Lo studio in questione, pubblicato a novembre su Neurology , rivista medica dell’American Academy of Neurology, ha dimostrato che un sistema base di virtual reality può essere efficace almeno quanto la fisioterapia tradizionale, ovvero i classici programmi di riabilitazione.

La tecnologia proposta può essere utilizzata per dar modo ai pazienti di sfruttare i sistemi VR commerciali da remoto, direttamente da casa, risparmiando così tempo e denaro.

Iris Brunner, autrice del nuovo studio e professore associato presso l’Università di Aarhus (Danimarca), ha spiegato che il sistema VR è fondamentalmente diverso dai precedenti sistemi di training a distanza che permettono ai pazienti di esercitarsi con un terapeuta in diretta o tramite la visione di un filmato.

Il VR training è qualcosa di diverso perché si interagisce realmente con ciò che si vede su uno schermo” spiega Brunner. “I movimenti dei pazienti vengono trasferiti da braccia virtuali od oggetti virtuali su uno schermo ed i loro movimenti ricevono diversi tipi di feedback, importanti per la riorganizzazione del cervello dopo l’ictus”.

 

Lo studio di VR Training di Iris Brunner su pazienti colpiti da ictus

Lo studio di Brunner ha coinvolto 120 persone con un’età media di 62 anni, che avevano sofferto di ictus  circa un mese prima del test. L’obiettivo degli esperimenti è stato quello di aiutare i partecipanti a riprendersi dalla debolezza muscolare (da lieve a grave) avvertita nei polsi, nelle mani o nella parte superiore delle braccia. La metà del gruppo ha ricevuto una terapia fisica standard mentre l’altra metà è stata sottoposta esclusivamente alla riabilitazione attraverso il nuovo sistema VR.

I partecipanti allo studio sono stati monitorati per quattro settimane, sottoposti a sessioni di allenamento della durata di quattro o cinque ore alla settimana. Il funzionamento delle braccia e delle mani è stato testato all’inizio dello studio, immediatamente dopo la fine dell’allenamento e tre mesi dopo l’inizio dello studio.

Entrambi i gruppi hanno avuto un sostanziale miglioramento nel funzionamento di braccia e mani, i risultati non hanno registrato alcuna differenza tra i due gruppi” ha concluso Iris Brunner.

Tali risultati suggeriscono che è possibile utilizzare entrambi i tipi di training, classico e VR, a seconda delle preferenze e delle scelte del paziente.

 

Gli esercizi di riabilitazione attraverso il training di realtà virtuale

Il kit di fisioterapia VR utilizza un monitor televisivo o computer standard collegato ad una console ed un set di guanti per la realtà virtuale. Il software di sistema guida i pazienti attraverso diversi esercizi e giochi e, quindi, traccia i risultati utilizzando i sensori all’interno dei guanti VR.

Un tipico gioco col sistema VR prevede che il paziente afferri diversi oggetti che vengono verso di lui o lei con il vantaggio (rispetto al sistema tradizionale) che il software di riabilitazione consente al terapeuta di scegliere il tempo di afferrare, il punto da cui partono ed altro ancora,

Un altro gioco consiste nel pilotare un aereo con un movimento della mano o delle dita, con l’intera mano o entrambe”.

 

Una tecnologia adattabile a dispositivi VR commerciali

Il sistema VR, di regola, richiede un hardware dedicato ma Brunner afferma sia possibile adattare alla tecnologia dispositivi VR commerciali come Oculus Rift, Samsung Gear o Sony PlayStation VR.

La tecnica di riabilitazione VR potrebbe anche funzionare con più sistemi di tracciamento del movimento di base come Microsoft Kinect.

Ci sono già alcuni ottimi programmi di riabilitazione sul mercato che vengono utilizzati in collegamento con una telecamera Kinect” spiega Brunner. “Tuttavia, rappresenta ad oggi una bella sfida trasferire precisi movimenti motori senza sensori. Inoltre, è importante adattare il software alle persone colpite da ictus“.

Questo studio è stato supportato da: Norwegian Research Council, Regional Central Central Jutland Research Fund, Norwegian Health Regional Authority, Norwegian Fund for Postgraduate Training in Physiotherapy e Danish Research Physiotherapists Fund.

Brunner sostiene che lo sviluppo di un’opzione di realtà virtuale per pazienti colpiti da ictus potrebbe aiutare medici ed operatori clinici a raggiungere un numero più vasto di persone bisognose, riducendo allo stesso tempo i costi per il paziente. Oltretutto, l’elemento VR può stimolare le persone a completare gli esercizi di fisioterapia prescritti.

La realtà virtuale non rappresenta, ad oggi, una cura miracolosa, ma può essere un ottimo supporto, stimolante e divertente, per molti pazienti.

Sony PlayStation VR 2017 visore
Sony PlayStation VR 2017
Samsung Gear VR 2017 realtà virtuale
Samsung Gear VR 2017
Oculus Rift
Oculus Rift

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Rosanna N.
Rosanna N.
Copywriter, disegnatrice, pittrice, ritrattista, ex cantante rock dilettante. Spirito borderline. Affascinata dai geni maltrattati dall'Industria e dalla Storia (scritta dall'Industria), ammaliata dalla ricerca scientifica che lavora per migliorare il mondo ma anche da esperimenti che vorrebbero dominarlo. | Scienza VS Scientismo. Seguo le vicende che si alternano inesorabili, in un pianeta dove è impossibile dividere nettamente Bene e Male. Scrivo per dare un senso alla mia curiosità.

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