Il morbillo sta tornando, 30% dei casi in più nel 2017

Il morbillo sta tornando ad essere una malattia epidemica nel mondo, con un aumento del 30% dei casi nel 2017, dovuti ad una scarsa copertura vaccinale.

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Il morbillo è una delle malattie esentematiche più diffuse al mondo e più facilmente trasmissibile, che colpisce prevalentemente nell’età adolescenziale. Può portare a delle complicazione, pertanto occuparsene appena individuato è di fondamentale importanza.

Nell’ultimo decennio, il morbillo rispetto al secolo scorso è molto diminuito, anche grazie ai vaccini sempre più efficaci. Purtroppo, però, dal 2017 ha avuto un forte rialzo, con i contagi aumentati di oltre il 30%, come riporta l’OMS, l’organizzazione mondiale della sanità. Vediamo per quale motivo.

 

Il ritorno del morbillo

Il vaccino non è cambiato, bastano due dosi per essere protetti a vita dalla malattia, ma per evitare che il morbillo torni un epidemia globale almeno il 95% della popolazione deve essere vaccinata, cosa che purtroppo non accade.

Negli ultimi anni, la copertura mondiale della prima dose è arrivata massimo all’85%, quella della seconda dose al 67%, con 21 milioni di bambini che non hanno ricevuto il vaccino. Inoltre, la vaccinazione non è per nulla uniforme, ci sono paesi con una buona copertura ed altri dove si fatica ad arrivare al 70%.

Nel 1963, quando ancora non esisteva il vaccino, nei cicli di massima epidemia si arrivava addirittura ad oltre 2 milioni e mezzo di morti. Grazie poi alla scoperta del vaccino, i casi sono scesi di oltre l’80%. Per evitare che ciò riaccada, bisogna evitare di spargere informazioni errate, il vaccino di queste malattie esentematiche è fondamentale per evitare problematiche ed è fondamentale cercare di attuare strategie per aumentare il più possibile la copertura vaccinale.