Per anni, il dibattito sugli integratori di calcio ha sollevato preoccupazioni riguardo al loro possibile impatto sulla salute cerebrale. Alcuni studi avevano suggerito un legame tra l’assunzione di calcio e un aumento del rischio di demenza. Tuttavia, nuove ricerche stanno mettendo in discussione queste ipotesi, offrendo una prospettiva più rassicurante.
La ricerca che cambia le carte in tavola
Un ampio studio condotto su oltre 1.400 donne anziane ha esaminato gli effetti a lungo termine dell’assunzione di integratori di calcio. I risultati, pubblicati recentemente, hanno evidenziato che non esiste alcuna evidenza che l’assunzione di calcio aumenti il rischio di demenza. Questo studio, della durata di 14,5 anni, ha confrontato donne che assumevano integratori di calcio con quelle che non li assumevano, senza riscontrare differenze significative nei tassi di demenza tra i due gruppi.
Un design robusto per risultati affidabili
La forza di questo studio risiede nel suo design metodologico. Si tratta di un’analisi post-hoc di uno studio clinico randomizzato, controllato e in doppio cieco, che ha ridotto al minimo i bias comuni negli studi osservazionali. Questo approccio ha permesso una valutazione più precisa degli effetti dell’assunzione di calcio sulla salute cerebrale.
Nessun legame con la salute cerebrale
Anche considerando fattori come la dieta, lo stile di vita e la genetica, lo studio non ha trovato alcuna correlazione tra l’assunzione di integratori di calcio e il rischio di sviluppare demenza. Questo suggerisce che, per le donne anziane, l’assunzione di calcio non ha effetti negativi sulla funzione cognitiva.
Confronto con studi precedenti
Studi precedenti avevano suggerito un possibile legame tra l’assunzione di calcio e un aumento del rischio di demenza, specialmente in donne con malattie cerebrovascolari. Tuttavia, questi studi erano di natura osservazionale e non avevano potuto stabilire una relazione causale diretta.
Implicazioni per la salute pubblica
Questi nuovi risultati offrono rassicurazioni a milioni di donne che assumono integratori di calcio per prevenire l’osteoporosi. La conferma che l’assunzione di calcio non aumenta il rischio di demenza supporta l’uso continuato di questi integratori come parte di una strategia per mantenere la salute delle ossa senza compromettere la salute cerebrale.
La necessità di ulteriori ricerche
Nonostante i risultati promettenti, gli esperti sottolineano la necessità di ulteriori studi per confermare questi risultati in diverse popolazioni e per esaminare gli effetti a lungo termine dell’assunzione di calcio sulla salute cerebrale. La ricerca continua a essere fondamentale per comprendere appieno le implicazioni dell’assunzione di integratori di calcio.
Conclusioni
Le nuove evidenze scientifiche suggeriscono che gli integratori di calcio non aumentano il rischio di demenza nelle donne anziane. Questi risultati offrono una base solida per rassicurare i pazienti e i professionisti sanitari riguardo alla sicurezza dell’assunzione di calcio per la salute delle ossa e cerebrale. Tuttavia, è essenziale continuare a monitorare e studiare gli effetti a lungo termine di questi integratori per garantire la loro sicurezza e efficacia.
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