La NASA progetta di produrre carburante attraverso il suolo di Marte

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Attualmente sono molti i progetti realizzati dalla NASA relativi all’esplorazione dei diversi pianeti del sistema solare e alla colonizzazione di Venere e Marte. Per quanto riguarda il secondo aspetto, un nuovo rapporto rivela quanto sia importante per l’ente spaziale la colonizzazione del pianeta rosso, perché sembra che stia progettando il modo in cui gli astronauti vi faranno ritorno.

E forse non ci avevano pensato, ma è davvero un grande dilemma tornare, a causa del carburante. Dato che per ogni chilo che si vuol inviare verso il pianeta rosso, si ha bisogno di 225 kg di carburante. Quindi, l’agenzia spaziale sta studiando come ottenere carburante se non si riesce a trasportarne abbastanza.

 

Un combustibile generato dal suolo marziano

Per implementare una soluzione a questo problema, alla NASA è stato affidato il compito di formare una squadra guidata dall’ingegnere Kurt Leucht, al fine di costruire un sistema in grado di estrarre risorse dal suolo marziano.

Questo sistema è stato battezzato come ISRU – Uso delle risorse in situ – e, secondo Leucht, si tratta semplicemente di “ricavare risorse dalla polvere“. Questa fabbrica di robot non è fantascienza: è stata sviluppata congiuntamente da diversi team della NASA. Uno di questi è lo Swamp Works Lab del John F. Kennedy Space Center della NASA in Florida. Ufficialmente, è conosciuto come un sistema che utilizza in situ delle risorse, ma che in realtà è una fabbrica in grado di trasformare la polvere perché questa diventa semplice combustibile per razzi.

 

Trasformare la polvere in carburante

L’idea principale è che ISRU estrae l’acqua dal suolo marziano e poi, attraverso l’elettrolisi, diventi idrogeno e ossigeno. Dopodiché, il sistema combinerà l’idrogeno con il carbonio proveniente dall’atmosfera del pianeta rosso e produrrà il metano che funzionerà come combustibile per i razzi.

 

Un perfetto alleato

Per realizzare questo progetto, è necessario scavare il suolo marziano grazie a sistema di estrazione mineraria autonoma chiamato RASSOR o Regolith Advanced Surface Systems Robot progettato per scavare in bassa gravità.

Per scavare, RASSOR utilizza due tamburi cubici opposti, ciascuno dotato di numerosi secchi di scavo piccoli e frastagliati. 

 

Come fa la polvere a diventare combustibile?

RASSOR trasporterà questa polvere fine in un centro di lavorazione e la posizionerà all’interno di un forno, che sarà responsabile della separazione dell’acqua dalla polvere del suolo. Dividendo le molecole H2O con un elettrolizzatore in molecole di gas idrogeno (H2) e molecole di ossigeno (O2), possiamo sintetizzare il combustibile ed ossidante più comunemente usato in motori a razzo a combustibile liquido.

Quindi, la polvere verrà restituita alla superficie per essere utilizzata come materiale da costruzione, mentre l’acqua sarà purificata per essere bevuta o utilizzata come base per produrre combustibile. Infine, la NASA convertirà l’idrogeno in metano (CH4), un tipo di combustibile molto più facile da immagazzinare.

Gli scienziati intendono inviare questi robot su Marte per studiare il campo e iniziare i test. Sebbene sembri un’idea stravagante, è indubbiamente indispensabile, non solo per le esplorazioni sul pianeta, ma anche per la promozione di idee più ambiziose rispetto alla semplice colonizzazione del pianeta.

Federica Vitale
Federica Vitalehttps://federicavitale.com
Ho studiato Shakespeare all'Università e mi ritrovo a scrivere di tecnologia, smartphone, robot e accessori hi-tech da anni! La SEO? Per me è maschile, ma la rispetto ugualmente. Quando si suol dire "Sappiamo ciò che siamo ma non quello che potremmo essere" (Amleto, l'atto indovinatelo voi!)

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