La marijuana viene vista una droga leggera a cui sono legati pochissimi effetti collaterali, ma con delle proprietà positive. La realtà è che non ci sono eccessivi studi in merito, soprattutto sull’effetto che il suo consumo può avere sugli adolescenti, un uso precoce che potrebbe avere ripercussioni sulle facoltà cognitive. Un nuovo studio vuole fare luce su tutto questo,
Le parole dell’autore principale, Jarrod Ellingson: “Volevamo espandere la nostra comprensione del fatto che l’uso di cannabis sia correlato al funzionamento cognitivo inferiore. Ci sono molte prove che il consumo di cannabis sia collegato al funzionamento cognitivo, ma sappiamo che l’uso di cannabis non è isolato da altri importanti fattori di rischio. Questa era la motivazione principale alla base di questo studio, in cui abbiamo confrontato i fratelli per tenere conto di molti dei questi fattori di rischio.”
Gli effetti sugli adolescenti dell’uso della marijuana
Lo studio in sé si è basato su 1.192 adolescenti provenienti da 596 famiglie. Ai partecipanti sono state fatte domande sull’effettivo use di droghe e ci sono state interviste cliniche per determinare le capacità cognitive. Lo studio in realtà è partito diversi anni fa tanto che la prima ondata di partecipanti è stata intervistata tra il 2001 e il 2006. Il secondo giro è avvenuto tra il 2008 e il 2013.
Il risultato che è venuto fuori è che effettivamente c’erano differenze tra i fratelli che facevano uso di marijuana a rispetto ai fratelli che non ne facevano. I livelli di consumo erano correlati a un funzionamento cognitivo inferiore, soprattutto per quanto riguarda la memoria verbale.