L’8 gennaio Stephen Hawking avrebbe compiuto 77 anni. Nonostante la sua morte, il più famoso astrofisico degli ultimi tempi ci ha lasciato teorie che continuano a essere oggetto di interesse nel mondo della scienza, come quella dei buchi neri e dell’origine dell’universo.
Cosa c’è nel centro di un buco nero?
Un buco nero è un oggetto incredibilmente denso con una forza di gravità così forte che nulla, nemmeno la luce, può sfuggire alla sua attrazione. Hawking e il fisico Roger Penrose hanno suggerito che, se chiunque dovesse recarsi al centro di un buco nero, potrebbe imbattersi in un fenomeno chiamato singolarità (Singularity).
Qui, tanta materia è compressa in uno spazio così piccolo che la forza di gravità diventa infinita: tutto è compresso in un punto di densità infinita. Secondo Hawking e Penrose, questo “fa un buco” nel tessuto che forma l’universo, distruggendo tutte le leggi fisiche che conosciamo.
Cosa succede sul bordo di un buco nero?
Se pensi che “il vuoto sia vuoto”, ti sbagli. O, almeno, dal punto di vista della teoria quantistica. Secondo quest’ultima, il vuoto è pieno di particelle e antiparticelle, che nascono, escono dal nulla e scompaiono di nuovo.
Quando questo accade, ai margini di un buco nero, una coppia di queste particelle può cadere in esso, permettendo alla sua antiparticella di fuoriuscire. Il flusso di antiparticelle che deriva da questa caduta di particelle nel buco nero è chiamato radiazione di Hawking.
E per quanto riguarda le particelle che sono cadute nel buco nero, Hawking ha affermato che hanno una massa negativa; il che fa sì che il buco diventi sempre più piccolo, fino a scomparire.
Secondo lo scienziato britannico, questo potrebbe richiedere molti milioni di anni, ma prima o poi succederà a qualsiasi buco nero. E quando ciò accadrà, esploderà con la forza di un milione di bombe atomiche e poi, alla fine, scomparirà senza lasciare traccia.
Perché Stephen Hawking è così famoso?
Hawking ha mostrato che, a un certo punto, l’intero universo che esiste e tutto ciò che conosciamo era contenuto in una singolarità.
Questa singolarità è esplosa in quello che chiamiamo Big Bang che, al passaggio di migliaia di milioni di anni, ha formato galassie, stelle, pianeti e tutto ciò che esiste: secondo a Hawking, è stato questo l’inizio dell’universo.