Alcuni strumenti di pietra, lavorati dall’essere umano, sono stati trovati in uno scavo archeologico in Etiopia. Si pensa si tratti di armi e strumenti risalenti a circa 2,5 milioni di anni fa, ovvero le armi in pietra più antiche mai ritrovate. Una scoperta che getta una nuova luce sulle nostre conoscenze delle prime invenzioni umane. Il ritrovamento mostra infatti le tecnologie già in uso tra i nostri lontani antenati.
Le armi in pietra più antiche mai trovate sono degli strumenti olduvaiani di più di 2 milioni e mezzo di anni fa
La scoperta è stata effettuata nel sito di Bokol Dara, nell’Etiopia del Nord, da un team internazionale di archeologi. In totale tra strumenti ed armi in pietra, sono stati scoperti circa 320 reperti tra armi e strumenti, tutti ben conservati. Il ritrovamento è avvenuto nello scavo su un pendio ripido in una zona semi-deesrtica. Il buon grado di conservazione è dovuto al fatto che gli ominidi che hanno creato gli oggetti li hanno abbandonati nei pressi di un corso d’acqua o di un lago oggi prosciugato, i cui sedimenti li hanno ricoperti e protetti.
La datazione precisa dei reperti ritrovati è stata possibile grazie a alla cenere vulcanica ritrovata assieme ad essi. Si è così potuto stabilire che si tratta si utensili realizzati tra 2,58 e 2,61 milioni di anni fa, ovvero i più antichi strumenti affilati realizzati dall’uomo, mai ritrovati. Sono stati classificati come strumenti Olduvaiani, una tipologia di strumenti tra i primi realizzati dagli antichi ominidi.
Nuove teorie sullo sviluppo delle tecnologie nei primi ominidi
Ad esaminarli un team dell’Arizona State University e della George Washington University, che ha constatato che si tratta di strumenti molto più grezzi di quelli realizzati contemporaneamente in altre aree. Questo potrebbe essere dovuto alla scarsa abilità di chi li ha realizzati o al fatto che non fosse a conoscenza delle tecnologie contemporanee utilizzate altrove. Se così fossi significherebbe che la produzione di utensili e lame in pietra si è sviluppata indipendentemente in zone diverse, come se ogni gruppo avesse scoperto la sua diversa tecnologia, in seguito sviluppata in modo autonomo, e non apprendendola da un diverso gruppo.
Il ritrovamento di questi utensili è molto importante in quanto sposta molto indietro il momento in cui i nostri primitivi antenati, ancora molto vicini ai primati, hanno iniziato a costruire ed utilizzare degli strumenti da taglio e delle armi in pietra, influendo molto sul corso dell’evoluzione della nostra specie. Inoltre la possibile evoluzione indipendente delle tecnologie alla base della creazione di questi strumenti, ci permette di avere un’idea sul mondo e le popolazioni di queste lontane ere.