Con l’arrivo dell’autunno, il corpo torna a misurarsi con il freddo: c’è chi si limita a una sciarpa leggera, e chi invece ha già tirato fuori il piumino. Ma se ti capita di sentire freddo più degli altri, anche in ambienti temperati o in assenza di vento, potresti avere una maggiore sensibilità termica legata a fattori fisiologici, metabolici o anche emotivi.
La temperatura corporea, in media tra i 35,2 e i 36,9 gradi, è regolata da un delicato equilibrio interno. Quando le temperature esterne calano, il corpo reagisce restringendo i vasi sanguigni per preservare il calore negli organi vitali. In alcuni casi, però, questa reazione può diventare eccessiva e provocare brividi, stanchezza, vertigini o pallore.
Le cause più comuni
Secondo il portale scientifico Dottore, ma è vero che…? (Fnomceo), l’ipersensibilità al freddo può dipendere da:
- Disidratazione o convalescenza dopo un’infezione: il corpo, indebolito, fatica a regolare la temperatura.
- Anemia o carenza di ferro e vitamina B12, che riducono l’apporto di ossigeno ai tessuti.
- Ipotiroidismo, che rallenta il metabolismo e abbassa la temperatura corporea.
- Disturbi della circolazione o sindrome di Raynaud, che comportano un restringimento dei vasi sanguigni, spesso visibile alle mani, ai piedi o al naso.
- Malnutrizione o eccessiva perdita di peso, che riducono lo strato protettivo di grasso corporeo.
Quando il corpo parla (anche di emozioni)
Il freddo non è solo un fatto di temperatura: è anche una percezione emotiva. Alcuni studi mostrano che ansia, stress o solitudine possono aumentare la sensibilità al freddo, perché il corpo risponde al disagio psicologico con una riduzione della circolazione periferica. È come se, sentendoci “meno al sicuro”, il corpo trattenesse il calore al centro.
Ascoltare il proprio corpo diventa allora un modo per prendersi cura di sé: il freddo può essere un messaggio da interpretare, non solo da coprire.
Piccola riflessione terapeutica
Quando senti freddo, chiediti: dove sto trattenendo il mio calore?
In quale parte di me ho bisogno di più cura, presenza o gentilezza?
La fisiologia e l’emozione si intrecciano: riconoscere i segnali del corpo è il primo passo per riscaldarsi davvero — dentro e fuori.

