Le vongole, spesso apprezzate come prelibatezza culinaria, sono state oggetto di uno studio scientifico che ha rivelato una scoperta sorprendente: i tumori trasmissibili. Ricercatori portoghesi, in collaborazione con colleghi internazionali, hanno per la prima volta sequenziato i genomi di questi tumori nei bivalvi, in particolare nella vongola comune. Questo sequenziamento ha rivelato livelli di instabilità genomica mai osservati in altri tipi di tumori.
Lo studio, pubblicato sulla rivista Nature Cancer, ha coinvolto ricercatori provenienti da diverse istituzioni, tra cui l’Università di Santiago de Compostela in Spagna, il Wellcome Sanger Institute nel Regno Unito e il Centro di Scienze Marine (CCMAR) dell’Università dell’Algarve in Portogallo.
La ricerca si è concentrata sul cardo comune (Cerastoderma edule), un bivalve ampiamente consumato come alimento. I risultati suggeriscono che questi bivalvi possono ospitare tumori trasmissibili che si diffondono attraverso cellule tumorali vive, trasportate da un individuo all’altro attraverso l’acqua di mare. Tuttavia, è importante sottolineare che questi tumori non sono trasmissibili agli esseri umani e sembrano limitati alle specie di bivalvi coinvolte.
Secondo Ana Margarida Amaral, una delle ricercatrici coinvolte nello studio, questa scoperta evidenzia la straordinaria diversità della vita marina e la sua notevole capacità di adattamento. Questo studio rappresenta un progresso significativo nella comprensione delle forme di leucemia nei bivalvi marini e sottolinea l’importanza delle infrastrutture di ricerca.
Gli scienziati sperano che lo studio dell’instabilità genomica nelle cellule tumorali dei bivalvi possa fornire informazioni utili per comprendere fenomeni simili in altre forme di cancro, compresi quelli che colpiscono gli esseri umani. L’abilità delle cellule tumorali trasmissibili di muoversi nell’acqua di mare e trasmettere la malattia a nuovi individui rappresenta un aspetto particolarmente interessante di questa ricerca.
Durante lo studio, sono stati raccolti circa 7.000 cuori di mare da 36 località in 11 paesi diversi, tra cui Portogallo, Spagna, Regno Unito, Irlanda e Marocco. Da questa collezione sono stati sequenziati geneticamente 61 tumori di cuori di mare, rivelando l’esistenza di due diversi tipi di neoplasie bivalvi trasmissibili, che possono essere distinte in base alle caratteristiche osservate al microscopio.
In conclusione, questa ricerca apre nuove prospettive sulla comprensione dei tumori nei bivalvi e potrebbe fornire importanti indicazioni sulla diffusione di tumori trasmissibili in altre specie e nei tumori umani. La diversità della vita marina continua a stupire e a offrire nuove opportunità per la ricerca scientifica.