Recensione Acer Predator Helios 18: un mostro di notebook per il gaming

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Acer Predator Helios 18 (modello PH18-71), è a tutti gli effetti un notebook da gaming che quasi potremmo definire un mostro, uno dei migliori prodotti sul mercato che può affidarsi ad un ampio display da 18 pollici, ma anche alla scheda NVIDIA GeForce RTX 4080 con 12GB dedicati. Vediamolo meglio da vicino con la nostra recensione completa.

 

Design e Estetica

Il prodotto è tutt’altro che portatile, anche solo per il fatto che il display è da 18 pollici, ma come la maggior parte dei dispositivi da gaming, anche il suddetto raggiunge dimensioni superiori al normale. Più nello specifico parliamo di un notebook da 405 x 311,6 millimetri, con altezza di 29,15 millimetri (quando chiuso), ed un peso che si aggira attorno ai 3,16 kg. Il tutto racchiuso in uno chassis metallico di ottima qualità, con materiali di costruzione più che eccellenti, l’unico difetto, oltre ad una portabilità complessiva estremamente limitata, riguarda più che altro un rivestimento che cattura moltissimo le impronte, ed oltretutto è difficilissimo da pulire (come vedete dalle immagini). Nella parte posteriore del device troviamo comunque una bada in plastica, con rivestimento trasparente, che permette di vedere una striscia LED decisamente aggressiva (personalizzabile a piacimento), ed in linea con la tipologia del prodotto stesso.

Le cerniere di apertura sono salde ed affidabili, ma allo stesso tempo facilissime da utilizzare, risultando apribili senza problemi anche con l’ausilio di una sola mano. Sui bordi notiamo una connettività decisamente fornita, rappresentata dal una ethernet RJ-45, affiancata da uno slot microSD, una USB 3.2 Gen2 di Tipo-A ed un jack da 3.5mm combinato (microfono e cuffie). Sul lato destro, esattamente al fianco di una presa d’aria e dei LED di stato, ecco arrivare altre due porte USB 3.2 Gen2 di tipo-A. La restante connettività fisica è concentrata nella parte posteriore, con 2 porte USB 3.2 Gen2 di tipo-C, una uscita HDMI 2.1 ed ovviamente il connettore per la ricarica.

 

Hardware e Specifiche

Il pannello è un IPS LCD da 18 pollici di diagonale (diagonale 45,7 centimetri), con retroilluminazione LED (non touchscreen), risoluzione 2560 x 1600 pixel, rapporto d’aspetto 16:10 e frequenza di aggiornamento di 240Hz. La fluidità è estrema, si tratta di un display davvero eccellente sotto molteplici punti di vista, a partire dal livello di dettaglio e la nitidezza complessive; nulla da dire per l’ampiezza della gamma cromatica, sebbene comunque presenti limitazioni tecniche legate al suo essere un IPS, è a conti fatti un display quasi perfetto per il gaming.

Il processore è il top di gamma del periodo, un Intel Core i9 di 13esima generazione, con frequenza di clock a 2,20GHz (è un tetracosa-core, ovvero 24 core), affiancato da una scheda grafica dedicata, una NVIDIA GeForce RTX 4080, con 12GB di RAM GDDR6 dedicati, ed una potenza grafica fino a 165W, nonché ovviamente supporto a NVIDIA G-Sync. La configurazione in nostro possesso prevede poi 32GB di RAM DDR5 SDRAM (2x16GB) ed un SSD PCIe NVME M.2 da 2TB. Un setup davvero da urlo, un prodotto che nulla ha da invidiare ai più importanti setup per i PC desktop.

Potenza su potenza che permette di eseguire qualsiasi gioco attualmente in commercio, nel corso dei nostri test abbiamo ad esempio testato Alan Wake 2, settandolo alla grafica Ultra, e non abbiamo mai notato alcun rallentamento, a patto che l’Acer Predator Helios 18 fosse collegato direttamente alla presa di corrente. Il sistema di raffreddamento ha fatto sapientemente il proprio dovere, in un utilizzo standard le temperature hanno raggiunto al massimo 57 gradi alla CPU, mentre durante il gaming non hanno superato i 75/80 gradi per la CPU e gli 85/90 gradi per la GPU (con settaggi al massimo). Le ventole in modalità Prestazioni (non Turbo) sono decisamente rumorose, per questo motivo il volume degli altoparlanti viene alzato automaticamente, con il rischio di sovrastarlo, seppur mantenendo temperature ad hoc.

Mantenendo invece la modalità Bilanciato, le ventole si sono attivate solamente in determinate occasioni, senza mai arrecare fastidio nell’utilizzo lavorativo quotidiano, sinonimo di un’ottima gestione delle temperature nella maggior parte degli utilizzi. I vari settaggi, con le temperature e tutto ciò che ne consegue, possono essere visualizzati direttamente dal PredatorSense, il centro nevralgico che permette la personalizzazione dell’esperienza in ogni singolo aspetto.

La connettività si affida direttamente al WiFi 802.11 ax dual-band, con ethernet gigabit nella parte posteriore, bluetooth 5.1 ed ovviamente la fotocamera FullHD incastonata direttamente nella parte superiore del display. La sua qualità non spicca rispetto a tanti altri modelli in commercio, risultando comunque bilanciata, anche in termini di microfoni. I due altoparlanti sono posizionati esattamente sopra la tastiera, con supporto a DTS-X Audio, e capaci di raggiungere un volume massimo più che elevato, in grado di soddisfare perfettamente anche gli utenti più esigenti. Se proprio dovessimo trovare un difetto, non godono di un livello di dettaglio che sia adeguato al prezzo di vendita del prodotto (che ricordiamo avvicinarsi ai 4000 euro), in quanto i picchi sonori risultano essere in parte distorti.

 

Tastiera, touchpad e batteria

Spostando l’attenzione nella parte bassa incrociamo una tastiera ad isola completa di tastierino alfanumerico, completamente retroilluminata con LED RGB di alta qualità. La corsa non è elevata, e forse i tasti sono leggermente più piccoli di quanto ci saremmo aspettati, di conseguenza potreste avere qualche difficoltà nella scrittura di testi abbastanza lunghi, proprio perché il rischio è che l’input non venga correttamente recepito dal sistema. Come al solito è tutta questione di abitudine, ma è giusto sapere che le tastiere per scrivere sono altre, non quella dell’Acer Predator Helios 18 (è inoltre assente il lettore per le impronte digitali).

Il touchpad ha dimensioni adeguate all’Acer Predator Helios 18, viene posizionato leggermente spostato sulla parte sinistra del terminale, di forma rettangolare e perfetto nel recepire input di vario genere, oltre a naturalmente tutte le funzioni legati al multitouch.

In ultimo, la batteria è a 4-celle da 90Wh, con alimentatore da 330W, anch’esso decisamente grande e difficile da trasportare, la cui autonomia è estremamente ridotta: si parla di 4-5 ore di utilizzo standard, prima di doveri ricorrere alla presa a muro, davvero troppo poco (e poi le prestazioni da gaming sono ridotte quando non collegato alla corrente).

 

Acer Predator Helios 18 – conclusioni

In conclusione Acer Predator Helios 18 è un notebook da gaming di altissima qualità, un prodotto completo che sa soddisfare pienamente le esigenze degli utenti che non vogliono ricorrere a compromessi. Eccellente il display, la CPU e tutta la configurazione di base, con una latenza di soli 3ms ed un refresh rate a 240Hz (ottimo il sistema di raffreddamento).

Dall’altro lato della medaglia troviamo comunque qualche negatività, il prezzo è troppo elevato, se considerate che di listino parliamo di praticamente 4000 euro, allo stesso tempo la tastiera è limitata nel momento in cui l’utente desiderasse utilizzare il notebook per sessioni di scrittura, dimensioni generalmente maggiorate, che limitano la portabilità, per finire ovviamente con una batteria che dura davvero troppo poco (al massimo 5 ore).

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