Recensione DJI Action 2: l’action camera modulare che viene dal futuro

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DJI Action 2 rappresenta la seconda generazione dell’action camera secondo DJI (che perde la dicitura ‘Osmo’ nel nome), completamente rivoluzionata sopratutto nel design e nell’usabilità quotidiana. Il prodotto diventa infatti modulare con aggancio magnetico, restando di fascia alta (in vendita ad un prezzo di partenza di 399 euro), con tantissimi accessori aggiuntivi.

 

Estetica e Design

Il prodotto è a tutti gli effetti un piccolo cubo, dalle dimensioni di 39 x 39 x 22,3 millimetri e dal peso di 56 grammi; lo chassis è realizzato in lega di alluminio, con vetro protettivo Gorilla Glass sia anteriore che posteriore, per una portabilità come non si era mai vista. La DJI Action 2 può funzionare benissimo da sola, integra una batteria ed offre una infinità di funzioni interessanti, il consiglio però è di acquistare almeno una batteria aggiuntiva (ancora meglio la versione con display secondario).

I materiali utilizzati appaiono sin da subito di qualità sopraffina, stiamo parlando di un prodotto di fascia alta e lo notiamo toccandolo e soppesandolo. Sui bordi trova posto un singolo pulsante per accensione/spegnimento ed avvio/stop registrazione. Posteriormente, ad occupare l’intero lato, ecco arrivare un bellissimo display touchscreen da ben 1,76 pollici.

L’unico connettore è integrato inferiormente, è un aggancio pogo pin con magnete, il mezzo attorno al quale ruota il concetto di modularità, su cui DJI si è basata per questo modello. L’idea di renderla magnetica è assolutamente incredibile, poiché permette di posizionarla anche senza accessori ad esempio attaccata ad un frigorifero o a qualsiasi superficie metallica.

 

Hardware e qualità foto/video

Nella parte anteriore è stato integrato un sensore CMOS da 12 megapixel (1/1.7″), con apertura F2.8 e angolo di visuale di 155°. A differenza delle comuni GoPro, nell’utilizzo quotidiano non sarà possibile variare su svariati angoli, ma solo su due, sfruttando un ritaglio digitale del fotogramma.

Il display posteriore, come anticipato del resto, è un AMOLED da 1,76 pollici, 350 ppi e dalla luminosità incredibilmente elevata. La risposta è precisa e reattiva, l’input viene ricevuto all’istante e con una leggerissima pressione, non sarà necessario forzarlo più di tanto, né dover sottostare a ritardi particolarmente lunghi. Come le action camere che si rispettino, anche la DJI Action 2 è di base impermeabile fino a 10 metri di profondità (con il case raggiunge 60 metri).

La connettività è rappresentata da bluetooth 5.0 e dal WiFi 802.11 ac (dual band), per finire con la batteria integrata nel singolo cubo da 580mAh. Stando ai dati di DJI dovrebbe garantire 70 minuti di operatività (non di registrazione continua), tutto però dipenderà dalla qualità del filmato e proprio dall’utilizzo che deciderete di farne.

Le immagini vengono realizzate al massimo a 4000 x 3000 pixel, con ISO oscillanti tra 100 6400. La resa complessiva la riteniamo buona, sebbene non sia l’ambito di base, e non abbia niente a che vedere con smartphone o mirrorless di ultima generazione. Il dettaglio e la nitidezza in ogni condizione di luce sono sufficienti, la gamma dinamica è leggermente limitata, con colori un po’ troppo spenti in alcune situazioni. Il bilanciamento del bianco è ottimo, come anche la gestione delle forti luci; gli scatti ad esempio in controluce riescono molto meglio del previsto. Con scarsa luminosità il rumore digitale si vede poco, anche se il rischio del fastidioso micro-mosso è reale. La difficoltà maggiore l’abbiamo registrata nella messa a fuoco, effettuando scatti a soggetti relativamente vicini, il sistema non riusciva ad inquadrarli correttamente.

video vengono realizzati al massimo in 4K a 60 fps (con slow motion in 4K a 120fps), la qualità è generalmente elevata, in questo caso l’autofocus ha funzionato alla perfezione in ogni condizione, molto preciso e rapido nell’inquadrare il soggetto (anche quando si spostava nella scena). Eccellente la stabilizzazione, chiamata da DJI Rocksteady 2.0, si potrà registrare tranquillamente camminando, anche tenendo il prodotto con una sola mano, senza produrre filmati con troppi artifici o stabilizzazione non consona. Stesso apprezzamento per l’HorizonSteady, la funzione ideale per mantenere sempre la linea dell’orizzonte in posizione corretta, sebbene quest’ultima non sia utilizzabile in 4K, ma solo in 2.7K.

 

Accessori da acquistare

Gli accessori la fanno da padroni, l’essere modulare facilita di molto la vita e l’azione di attacco/stacco degli stessi; basta premere un pulsante ed il componente si aggancerà praticamente in automatico, garantendo una stabilità ed affidabilità incredibili. Al netto dei vari treppiede, bastoni per i selfie o una sorta di stabilizzatori, con tanto di piccolo telecomando bluetooth per eseguire riprese/scatti da remoto, i due moduli imprescindibili sono Power Dual-Screen.

Il primo, lo dice il nome stesso, può essere paragonato quasi ad un powerbank da 1,300mAh; è un cubo delle stesse dimensioni della action camera, con anche una porta USB type-C da utilizzare per il collegamento di altri accessori. Il dual-screen è invece ideale per gli utenti che amano realizzare video-vlog, esteticamente presenta le medesime specifiche del precedente, ma dal canto suo integra un display da 1,76 pollici dalla parte opposta, appunto una porta USB-C ed uno slot microSD aggiuntivo (che permette di godere di incrementare la memoria integrata nel modulo principale).

 

DJI Action 2: conclusioni

DJI Action 2 rappresenta perfettamente la filosofia di pensiero di un’azienda che non ama adagiarsi sugli allori, ma è sempre pronta ad innovare producendo prodotti di altissima qualità che seguano le tendenze e le richieste degli utenti. In seguito all’ottimo successo riscontrato dalla Osmo Action, difficilmente ci saremmo aspettati un cambio di rotta così radicale; DJI ha stupito con un prodotto dalla portabilità estrema, dai materiali di qualità, e dalla resa complessivamente interessante.

La sua modularità la rende aperta ai più svariati utilizzi, ed il mezzo ideale anche per chi è alla ricerca di un dispositivo poco ingombrante per realizzare vlog o video in mobilità (preferibilmente all’aperto). I tantissimi accessori disponibili, acquistabili a parte, possono fare gola a chiunque e riescono effettivamente a mettere il bastone fra le ruote del leader indiscusso del settore, quale è appunto GoPro. Il prezzo non è basso, si parte da 399 euro per la versione combo con la sola batteria aggiuntiva, per passare a 519 euro con il dual-screen, ma vi possiamo assicurare che li vale fino all’ultimo centesimo.

Dall’altro lato della medaglia abbiamo forse notato un surriscaldamento troppo marcato nella registrazione in 4K, il desiderio di ridurre al minimo il case ha forse portato l’azienda a scelte difficili nella dissipazione, sarà necessario trovare una soluzione.

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