Recensione Endless Dungeon, un gioco intelligente che crea il giusto mix

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Endless Dungeon è l’ultimo capitolo di una lunga serie di titoli che Amplitude Studios è stata sapientemente in grado di realizzare coinvolgendo un pubblico quantitativamente sempre crescente, puntando fortissimo sulla qualità e sulla sua capacità di mischiare giustamente vari generi artistici e videoludici. Vediamolo meglio da vicino con la nostra recensione completa.

 

Grafica

Essendo i vari livelli procedurali, non esiste un costrutto narrativo degno di nota da raccontare, per questo motivo byapassiamo il solito paragrafo, per abbracciare subito un comparto tecnico di primissimo ordine. In Endless Dungeon ci troviamo di fronte un titolo dalla tecnica sopraffina, perfettamente realizzato da un team di sviluppatori capaci, in grado di produrre animazioni dagli effetti appassionanti, texture ben definite ed una buona conta poligonale. Molto spesso ci siamo trovati di fronte al voler sparare solamente per vedere l’effetto creato, l’HDR è stato utilizzato alla perfezione per dare importanza alle giuste aree dello schermo, risaltando i colpi e non solo. La visuale dall’alto, inoltre, permette di godere di una maggiore ampiezza di visione dell’area, senza riscontrare mai problemi o difficoltà, nemmeno nel frame rate, sempre stabile in ogni momento dell’esperienza.

 

Meccanica di gioco e Gameplay

Individuare un segmento specifico del gaming per Endless Dungeon è davvero molto difficile, proprio perché il titolo può essere considerato il giusto mix tra varie tipologie, partendo dal classico tower defense, passando per l’anima roguelike, ma anche con una spizzata di gioco di ruolo. Nel momento in cui viene avviata la partita, l’obiettivo ultimo dell’esperienza è riuscire a trasferire un cristallo robot nell’esatto punto centrale dell’astronave degli Endless.

Tutta l’esperienza si articola quindi in una sorta di loop temporale nel quale saremo costretti a sconfiggere sempre più nemici, intenzionati a distruggere il nostro cristallo, nel tentativo di trovare la giusta via d’uscita dal dungeon stesso. Il rischio lo ritroviamo nell’apertura delle porte, infatti una volta aperte non possono essere più chiuse, alle loro spalle si potrebbero trovare equipaggiamenti di vario genere, ma se così non fosse si darà il via libera ad una vera e propria invasione di nemici.

Immaginata la partita, si può anche capire come si sviluppa il tower defense, infatti spetterà a noi posizionare torrette per difendere il cristallo, costruibili con le tre risorse disponibili nel gioco: Scienza (proprio utile per questo tipo di elementi, in termini di potenziamenti), passando anche per Cibo (utile per migliorare i personaggi) o Industria (il denaro che serve per costruirle). Il bello di Endless Dungeon è anche la sua parte gestionale, infatti bisogna abbandonare l’idea di aprire tutte le porte ed investire il denaro in torrette, per una scelta più oculata figlia dell’esperienza, in seguito alle numerosissime morti a cui si andrà in contro, fino a quando non si sarà stati in grado di trovare il giusto mix degli ingredienti per superare i nove livelli; attenzione però, ad ogni morte, data la sua natura roguelike, sarà necessario ripartire daccapo.

Nell’avventura si incontreranno vari prigionieri, che attiveranno missioni secondarie di vario genere, personaggi da aggiungere al nostro roster (composto di base da due elementi), e proprio per il quale si consiglia caldamente un’esperienza in cooperativa. L’intelligenza artificiale che regola i nemici non è particolarmente sviluppata, ciò si tramuta in una giusta progressione del livello di difficoltà, fino ai livelli più avanzati dove si potrebbe incrociare un certo caos in grado di rendere più difficile la comprensione delle schermate e del livello stesso.

 

Endless Dungeon – conclusioni

In conclusione Endless Dungeon è un gioco che riesce a divertire con meccaniche definite perfettamente, che integra al proprio interno il giusto mix di generi capaci di rendere l’esperienza assolutamente versatile ed appagante, a patto che si sia disposti a soffrire più di un decesso, ed una buona dose di pazienza nel cercare di capire quale sia la strategia migliore da adottare per vincere lo scontro e raggiungere l’obiettivo prefissato. Dall’altro lato della medaglia troviamo forse un caos eccessivo nel momento in cui ci si scontra con un numero elevato di nemici, ma davvero nient’altro.

Denis Dosi
Denis Dosi
Appassionato di tecnologia e di scrittura sin dalla tenera età, mi laureo in Ingegneria Informatica presso il Politecnico di Milano nel 2016. Ora lavoro con Focustech riuscendo a combinare le mie due più grandi passioni.

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