Gigaset GS5 è uno smartphone con sistema operativo Android 11 di fascia media, dato il prezzo di listino di 299 euro, dalle prestazioni molto interessanti, in grado di soddisfare le esigenze degli utenti che puntano anche sull’affidabilità e sulla qualità dei materiali. Vediamolo da vicino nella nostra recensione completa.
Design e Estetica
Esteticamente il prodotto ricorda molto il modello appena precedente, il Gigaset GS4, in termini di form factor e di materiali utilizzati. La back cover è realizzata in vetro temperato lucido, purtroppo trattiene abbastanza le impronte, completamente piatta e con il modulo delle fotocamere a livello della scocca stessa. La forma arrotondata e bombata, lo rende più “mattone” di quello che sarebbe potuto essere, nonostante il peso sia veramente corposo, dati i 210 grammi complessivi.
L’altro limite dimensionale è rappresentato dallo spessore, pari a 10,4 millimetri, un aspetto che rende più complesso il trasporto e l’utilizzo con una sola mano. Il frame è lucido dello stesso color della back cover, raccoglie tutte le connettività, tra le quali spicca la USB type-C 2.0 nella parte inferiore, con anche il jack da 3,5 millimetri. Se interessati alle dimensioni effettive, il Gigaset GS5 raggiunge 157,5 x 75 x 10,4 millimetri di spessore; i materiali costruttivi sono ottimi, la plastica sembra di buona qualità, dotata di una buonissima resistenza generale. L’utilizzo con le mani bagnate è “limitato”, in quanto il rischio di scivolamento è più alto del previsto.
Hardware e Specifiche
Anteriormente è stato montato un pannello da 6,3 pollici di diagonale, un IPS LCD con risoluzione FullHD+ (2340 x 1080 pixel), 16,7 milioni di colori, e 410 ppi. Buona l’oleofobicità, le impronte non vengono troppo trattenute al tocco, come anche la risposta del touchscreen, compatibile fino a 5 punti di contatto. La resa generale del display è in linea con la fascia di posizionamento, dettagli e nitidezza sono sufficienti, i colori abbastanza precisi ma con gamma dinamica abbastanza limitata. La luminosità massima di 430 cd al metro quadrato, è ottima per l’utilizzo sotto la luce solare diretta; peccato per la frequenza di aggiornamento a soli 60Hz, limita molto la fluidità dell’esperienza.
Il processore è un MediaTek Helio G85, fino a 2GHz di frequenza di clock, accoppiato con la GPU Mali-G52. La configurazione di base prevede 128GB di memoria interna eMMC e 4GB di RAM LPDDR3, ricordando comunque che la ROM potrà essere incrementata fino ad un massimo di 512GB. Le prestazioni sono sufficienti per un normale utilizzo lavorativo, l’apertura delle applicazioni è abbastanza rapida, le stesse vengono eseguite senza troppi rallentamenti, con una minima dose di gaming possibile. Nelle sessioni più intense, non si scalda eccessivamente nella parte posteriore.
Lo sblocco può avvenire in due modi, sfruttando il sensore per le impronte digitali posto nella parte posteriore, oppure il riconoscimento del viso 2D. Nel primo caso abbiamo notato una certa imprecisione nello sblocco, in quanto è stato necessario posizionare il dito più volte per farsi riconoscere correttamente; per quanto ne concerne il visto, invece, l’attesa sarà minima, ed in pochissimo tempo si potrà accedere allo smartphone.
Il carrellino delle SIM integra 3 slot, per il posizionamento combinato di due SIM e dell’espansione di memoria. Il Gigaset GS5 è solo 4G, con connettività rappresentata da GPS, WiFi 802.11 ac dual band, bluetooth 5.0 e jack da 3.5 millimetri (è presente anche il chip NFC). L’audio è mono, viene utilizzato solamente lo speaker inferiore, per un volume massimo sufficiente per un ambiente da 20 metri quadrati; la resa complessiva è discreta, con un buon dettaglio e nitidezza, ma non superiore agli altri modelli della stessa fascia.
Fotocamera, sistema operativo e batteria
Il comparto fotografico del Gigaset GS5 è rappresentato da 2 sensori posteriori, suddivisi in un principale da 48 megapixel, con apertura F1.8, ed un grandangolare da 8 megapixel con apertura F2.2.
In condizioni di forte luminosità, gli scatti sono complessivamente discreti, sia in termini di dettaglio e di nitidezza generali. I colori sono ben bilanciati, non tendono ad un contrasto o ad una saturazione eccessive, sebbene la gamma dinamica sia sempre abbastanza limitata. Ottimi il bilanciamento del bianco e la gestione delle forti luci; il sensore grandangolare lascia leggermente a desiderare nella definizione e nella nitidezza, lo stacco tra i due si nota molto.
Riducendo la luce generale, la prima cosa che notiamo è il rischio di effettuare uno scatto mosso, data l’assenza di uno stabilizzatore ottico integrato. La luminosità delle immagini è sempre buona, con rumore digitale che però si vede veramente presto (anche nella modalità notturna). I colori non sono mai troppo saturi e contrastati, il dettaglio è sufficiente, forse perde leggermente in nitidezza generale. Complessivamente possiamo considerare la resa in linea con le aspettative, o comunque con il modello precedente.
I video vengono realizzati al massimo in Quad HD a 1440p a 30fps, la resa rispecchia tutto quanto vi abbiamo appena raccontato. La messa a fuoco è ottima in ogni condizione di luce, sia al chiuso che all’aperto riesce ad inquadrare perfettamente il soggetto; la stabilizzazione digitale rende complesso riuscire a registrare un video stabile, anche se avete la mano ferma, camminando. Sicuramente poteva essere migliore.
Anteriormente è stato posizionato un sensore da 16 megapixel, con apertura F2.0, ed una qualità più che sufficiente per la realizzazione di buoni selfie sia all’aperto che al chiuso. I dettagli sono buoni, come anche la nitidezza generale; ottimo lo scontornamento del soggetto, il classico effetto bokeh per intenderci, con gestione della forti luci senza difetti particolari.
Il sistema operativo è Android 11, con patch di sicurezza recentemente aggiornate, ed una versione veramente vicina ad Android Stock. La personalizzazione grafica è minima, si potranno solamente sfruttare le gestures, la sfera assistiva da posizionare sul display, e poco altro ancora, tutto il resto ricalca le canoniche soluzioni Android. La navigazione è ad ogni modo fluida e senza lag particolari.
La batteria è un ottimo componente da 4500mAh, con ricarica rapida a 18 watt e compatibilità con la ricarica wireless. L’autonomia è di poco superiore alla media, che nel nostro caso ricordiamo aggirarsi sulle 3 ore e 30/4 ore di display attivo, infatti nel corso dei test siamo riusciti anche a toccare le 5 ore di utilizzo continuativo, prima di dover ricorrere alla presa a muro.
Gigaset GS5: conclusioni
In conclusione il Gigaset GS5 è uno smartphone interessante, molto allettante sopratutto per l’economico prezzo di vendita, per la qualità costruttiva, e per un display che complessivamente soddisfa, sebbene sia limitato a soli 60Hz. Apprezzata la scelta di mantenere Android più vicino possibile alla versione stock, con un’interfaccia pulita e rapida, in grado anche di garantire una autonomia superiore ad altri dispositivi.
Dall’altro lato della medaglia troviamo dimensioni eccessive (sopratutto peso e spessore) ed un comparto fotografico ancora migliorabile.